ROMA – Se l’esperimento Orsato verrà ripetuto ogni domenica “è un po’ presto per dirlo. Ieri è stato un momento importante, dobbiamo fare un’analisi ma credo sia stato un buon inizio, l’ospitalità è stata corretta e i messaggi sono passati. Non siamo bravissimi a comunicare, siamo più bravi ad arbitrare, ma se si conosce l’aspetto più umano dell’arbitro forse diamo un servizio in più al calcio e al sistema“. Lo ha detto Alfredo Trentalange, presidente dell’Aia, ai microfoni di “Radio Anch’io Sport” su RadioUno. “Il Var a chiamata? Daremo la nostra disponibilitàa un’eventuale sperimentazione ma è presto per definire i termini e i tecnicismi di questa innovazione. La violenza contro gli arbitri va repressa e lo si fa mettendo in atto un sistema di prevenzione che non può che essere culturale. Se si conosce l’arbitro, il diverso, se lo si vede nel quotidiano, lo si vede allenarsi, andare a letto alle 10 il giorno prima della partita, ci si allena con lui durante la settimana, se lo si conosce, il diverso fa meno paura“.
Trentalange sugli arbitri donna in Serie A e sul Var in B
“A quando un arbitro donna in Serie A? Il mio sogno è riuscirci nel giro di due anni. Siamo indietro e ci stiamo attrezzando. C’ètutto un movimento che va messo in rete, con condivisione di esperienza e competenze, con tavoli di lavoro. Ci dobbiamo attrezzare per dare più sostegno, più supporto e formazione alle donne che ci stanno dimostrando di essere all’altezza“. Poi, sulla tecnologia nel campionato cadetto: “Siamo al servizio della Federazione, noi faremo di tutto per accelerare la formazione e rivedere anche gli organici affinchénel più breve tempo possibile si possa avere il Var in Serie B“.
Fonte tuttosport.com