Giustamente penserete che ho sbagliato tutto, che nel calcio è il risultato che conta. Ma … Avete ragione a pensarla così ma, se avete visto la partita, dovrete per forza convenire che io ho avuto ragione all’85%
Marvuglia azzecca tutto, tranne il risultato .
Giustamente penserete che ho sbagliato tutto, che nel calcio è il risultato
che conta. Avete ragione a pensarla così ma, se avete visto la partita, dovrete per
forza convenire che io ho avuto ragione all’85% e cioè fino a quando Icardi
ha inventato un supereurofantagol da poesia. Poi tutto è cambiato.
Ecco perchè ho ragione nel dire che solo la squadra vince! Ecco perchè
penso che Spalletti abbia sbagliato tutto! Ecco perchè penso di avere
ragione anche se il risultato non è quello previsto! Icardi ha dato un punto
di riferimento nel momento di massima depressione, quando oramai tutto
era un brutto brutto brutto momento.
Il Tottenham non ha brillato e ha trovato un gol davvero fortunato;
giocava fuori casa e in champions conta assai; non ha mai davvero
rischiato di subire gol e pressione ; ha gestito la palla meglio dei milanesi ;
Kane si è mangiato un gol fatto.
Inter senza idee, lenta, prevedibile e innocua .
San Siro ha accompagnato la squadra per quasi tutta la durata della partita
senza remore, senza guardare il pelo nell’uovo: un popolo generoso e
stranamente poco esigente………..fino ad un certo punto, fino a quando cioè
nell’aria si è levato il brusio, la delusione, quella sensazione che nulla può
contro l’assenza totale di grinta di gioco d’ insieme.
Diciamolo con franchezza: Spalletti era attonito, incapace di intervenire
,di decidere un cambio o una mossa, mentre gli affondi degli inglesi
stavano diventando sempre più preoccupanti. Gli stessi inglesi ,se ci
avessero creduto, se fossero stati più squadra anche loro, non si sarebbero
accontentati di un risicato e ribadisco fortuito vantaggio.
Dagli spalti stavano partendo i primi fischi: anche l’amore per la maglia
non può sopportare tanto!
Nonostante tutto, bisogna pur dirlo, nel” tempio del calcio” ( è così che
viene chiamato S. Siro a Milano) è stato il giocatore a mancare ma ancor
più lo spirito di squadra .
Per chi frequenta gli stadi, siano questi dedicati al calcio o ad altri sport,
parliamo di quella sensazione di ansia e trepidazione che si diffonde come
fosse nebbia che pervade ogni centimetro dell’intera arena. Spalletti opera
due cambi sospinto perlopiù dalla necessità di dare agli astanti qualche
appiglio per nuove speranze. Le prime giocate di Candreva,entrato al posto
di Perisic,spazzano via anche le ultime buone intenzioni. La compagine
nerazzurra si butta nella mischia con più convinzione perchè sente che
l’arena vuole almeno uno sforzo , la prova che si deve giocare con il cuore
con la dignità agonistica che l’occasione richiede. Una saetta scagliata
direttamente da Giove trafigge Icardi che senza pensare inventa un tiro da
campione di rara bellezza ,precisione ed efficacia: ZUT e…GOOOOALL.
Se si fosse potuta imprigionare l’energia erogata nell’etere da S.Siro il car
sharing eco sarebbe stato gratis per tutti in città per mesi. Era l’85’ e un
minuto dopo, al minuto86′ ,l’Inter e la partita erano cambiati.
Il capitano dimostra ai suoi quello che vale e da’ un senso ad una storia che
senso non aveva. La squadra c’è ,c’è il capitano ! In pochi minuti raddoppia
e vince . Spalletti è salvo ,senza meriti. I giocatori increduli forse si
ricorderanno che giocando insieme l’uno per l’altro in un gioco di squadra
tutto è possibile.
Sono contento di aver sbagliato pronostico, perchè almeno per 8 minuti ho
rivisto quello che di bello può dare il calcio.
Diceva un signore che pochi ricordano e che è passato alla storia del calcio
come IL Mago : “ chi gioca per sé gioca per gli avversari”. Helenio
Herrera ne diceva tanta altre . Altri tempi , penserete, ma il Mago con
questi semplici principi trasformò una squadra decente in una compagine
di grandi campioni. Spalletti e Mancini dovrebbero riguardare quella
storia …..insieme ad altre.
Noi lo faremo insieme durante questa stagione :reinventeremo il modo di
guardare il calcio.