La Polonia bissa il successo di quattro anni fa, supera il Brasile per tre set a zero ed è ancora campione del mondo, grande partita di Kurek, nominato miglior giocatore del torneo. I polacchi conquistano il loro terzo titolo mondiale: uno squadrone
La nazionale polacca di pallavolo si laurea campione del mondo per la terza volta nella sua storia, spazzando via il Brasile di Dal Zotto per tre set a zero (26-28; 20-25; 23-25). La partita per il Brasile, sempre arrivato in finale nelle ultime cinque edizioni del mondiale, parte male e si ritrova così subito sotto 14-18 ma, grazie ai punti di Lipe, i verdeoro rimontano e si portano sul 26-26. I polacchi hanno però intenzioni diverse e con il muro decisivo di un fantastico Bartosz Kurek si portano avanti nel match vincendo il primo set. Nonostante la maggior parte dei 12mila spettatori presenti alla finale di Torino sia dalla parte dei sudamericani, i giocatori di Dal Zotto non riescono a reagire e la Polonia chiude vincendo senza troppi problemi anche il secondo set. I brasiliani si ritrovano così in una situazione non nuova: anche contro la Russia, la squadra che sulla carta sembrava essere la più forte, infatti, dopo un inizio difficile, si erano trovati sotto per 2-0 nel punteggio. Il terzo set però, a differenza della partita di mercoledì pomeriggio contro la squadra di Sergey Shlyapnikov, vede la nazionale verdeoro ancora in difficoltà e incapace di reagire agli attacchi della corazzata polacca, che si porta avanti sul 4-11. La partita sembra finita e la Polonia si prepara così a bissare il successo ottenuto quattro anni fa sempre contro il Brasile, ma Douglas Souza e i suoi compagni, giocando con orgoglio, riportano la loro nazionale a sperare in una pazza rimonta fino a quando sul 23-24, dopo aver annullato due match point, l’attacco di Kurek spedisce il pallone a terra nella metà campo avversaria, facendo così svanire i desideri sudamericani di rimonta. I due trentenni Bartosz Kurek, MVP e miglior marcatore del torneo con ben 171 punti, e Michal Kubiak guidano così alla vittoria la Polonia e adesso si danno appuntamento per le prossime olimpiadi di Tokyo nel 2020, l’evento che potrebbe chiudere il cerchio di una generazione di fenomeni.
Foto sotto: Polonia ancora una volta sul tetto del mondo (repubblica.it)