avvocatoinprimafila il metodo apf

Pirlo, tornare alti e aggressivi: l’appoggio di Agnelli resta totale

TORINO – Qualcosa si è perso nel mese di febbraio. A gennaio la Juventus aveva giocato 9 partite, ne aveva vinte 8 e aveva perso (male) solo contro l’Inter a San Siro, aggiudicandosi anche la Supercoppa Italiana. Partite nelle quali, qualche volta di più, altre un po’ di meno, la Juventus aveva comunque espresso un gioco abbastanza aggressivo e in linea con le idee di Andrea Pirlo, che vuole un atteggiamento propositivo, il possesso palla nella metà campo avversaria e la verticalità. A febbraio il calendario sè fatto più pesante, mettendo in fila, a distanza di tre giorni l’una dall’altra, Inter, Roma, Inter, Napoli e Porto: una sequenza di fuoco, nella quale la Juventus ha adottato soluzioni diverse.

Guarda la gallery

Juve ko con il Porto ma Chiesa salva Pirlo nel finale

Le soluzioni diverse

Un po’ per scelta di Pirlo che nella gara contro la Roma e nel ritorno di Coppa Italia con l’Inter ha scelto di difendersi più basso, aspettando l’avversario. Il gioco è diventato più speculativo e ha pagato: Roma battuta e Inter eliminata, ma poi contro il Napoli al Maradona e contro il Porto al Dragao, la Juventus si è smarrita anche tatticamente. Incidono, ovviamente, stanchezza e assenze, ma adesso Pirlo deve riannodare i concetti di aggressione alta e gioco offensivo, restituendo coraggio a una squadra che nelle ultime due partite sembra averlo smarrito. […]

Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna di Tuttosport

Guarda il video

Allenamento Juve: Ramsey e Dybala in gruppo

Fonte tuttosport.com

Exit mobile version