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Porto, Conceicao: Juve costruita per vincere la Champions, ma…

TORINO – “Affrontiamo la partita con lo stesso spirito dell’andata. Ci siamo preparati per un risultato positivo, che ci porti alla qualificazione. Ronaldo riposato? La forza della Juve sta anche nel potersi permettere di lasciar fuori il loro miglior giocatore. Loro sono abituati alla pressione di queste partite, noi però dobbiamo pensare alla nostra squadra ed essere preparati nel modo migliore” sono le parole di Sergio Conceicao in conferenza stampa alla vigilia di Juve-Porto, ritorno degli ottavi di finale di Champions League.

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Juve-Porto, le parole di Conceicao

Il tecnico dei portoghesi ha dichiarato: “È vero, abbiamo accumulato tantissime partite. Abbiamo alcuni giocatori che hanno giocato di più e che al momento sono in dubbio per problemi fisici, ma noi allenatori siamo qui per trovare le soluzioni. La Juventus ha potuto recuperare giocatori importanti come Cuadrado, noi faremo il possibile per poter essere degni del simbolo che abbiamo sul petto, che rappresenta la storia del Porto. Sappiamo che troveremo una squadra che di recente ha giocato finali di Champions, che ha investito molto per poter vincere la competizione. Cercheremo di fare una partita che rifletta il nostro modo di essere squadra e cercheremo di vincere”.

Il Porto deve difendere la vittoria per 2-1 dell’andata in Portogallo. Conceicao, sugli indisponibili, ha spiegato: “Su Corona ho qualche dubbio. Poi c’è Grujic, che si è infortunato ed è monitorato costantemente. Non posso dire se giocheranno o meno, sono in dubbio“. Poi, ha aggiunto: “L’Italia è stato un paese importante per la mia carriera. Potrei parlare della mia prima partita in Italia, in Supercoppa nel ’98 sul campo della Juventus ma non lo farò, preferisco parlare del presente. Juve-Lazio? Ho visto in campo giocatori diversi e con grande capacità di approfittare della profondità. Una Juventus molto competitiva“. Infine, Conceicao ha concluso: “Cerco di fare il mio lavoro, ho avuto il mio periodo come giocatore e sono allenatore da quasi dieci anni. Quello che ero come giocatore non ha niente a che vedere con la mia attività attuale, anche se ha aiutato a formarmi. Mourinho? Non mi piace paragonarmi a nessuno, io sono io. Spero di vincere, passare il turno e qualificarmi“.

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Fonte tuttosport.com

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