Rocco Sabelli, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute, si è dimesso. “Le significative modifiche alla governance di Sport e Salute proposte con l’art.29 dello schema di decreto legge recente ‘Disposizioni organizzative urgenti e proroghe di termini previsti da disposizioni legislative in scadenza’ – ha scritto al Ministro dell’Economia Gualtieri – prefigurano il venire meno di uno dei presupposti fondamentali che mi avevano indotto a offrire al Governo la mia disponibilità a guidare la Società, chiamata dalla legge 145/2018 a implementare la Riforma dello sport italiano”.
Il manager, fa riferimento alla decisione del ministro dello sport Vincenzo Spadafora di scorporare le due cariche che facevano riferimento a lui, nominando un presidente con ampi poteri e un amministratore delegato. Dunque depotenziando la sua governance ed evidenziando “una visione diversa della Riforma da quella originariamente prospettata”.
Sport e Salute è la società che ha preso il posto di Coni Servizi all’interno del progetto di riforma dello sport italiano voluta dal primo governo-Conte su ispirazione dall’allora sottosegretario Giancarlo Giorgetti. Una riforma che così subisce una battuta d’arresto.
Molto chiaro il punto di vista in merito del presidente della Federazione Italiana Tennis Angelo Binaghi: “Il mondo dello sport perde la persona migliore, più preparata, che avesse avuto in dote negli ultimi 20 anni. Un uomo con capacità manageriali importanti, una brutta giornata per lo sport italiano”.