ROMA – Le voci vedrebbero il futuro della sua panchina legato ai prossimi risultati in campionato e in Europa, però Paulo Fonseca non pare curarsene più di tanto, anzi non si sente rischio. “Io sono concentrato sul mio lavoro, penso solo a quello, ma la verità è che nelle mie conversazioni con i nuovi proprietari ho sempre sentito totale fiducia nel mio lavoro – le parole del tecnico della Roma in un’intervista a ‘Record’ in riferimento alla famiglia Friedkin, che ha recentemente acquistato la società da Pallotta – Sappiano che le aspettative sono molto alte e che la gente si aspetta grandi investimenti nella squadra di calcio. Penso che il nuovo presidente sia entrato nel club in modo molto equilibrato e realistico, comprendendo la realtà del club. E’ estremamente importante la loro vicinanza. Sono rimasto molto colpito in senso positivo”.
“Vogliamo lottare per la Champions”
Parlando quindi degli obiettivi della stagione, l’allenatore portoghese resta comunque fiducioso per il futuro e non dimentica la promessa di vincere un trofeo nei suoi anni di contratto fatta in sede di presentazione un anno fa. “Vogliamo essere in questa lotta per la Champions League, consci che ci sono due o tre squadre in lotta per il titolo e le altre lotteranno per la qualificazione all’Europa – dichiara Fonseca – Sono sempre una persona ottimista. Ma questo spirito positivo non mi fa scappare dalla realtà. La realtà è che ci sono squadre in Serie A che hanno avuto più stabilità e hanno investito molto di più della Roma. Nonostante questo, non è cambiata questa mia convinzione, e proseguo con dedizione e lavoro per poter raggiungere questo obiettivo e dare questa gioia ai tifosi di Roma”.
“Mercato? Potevamo migliorare qualcosa”
Poi il discorso si sposta sul calciomercato che si è chiuso lo scorso 5 ottobre e il lusitano ammette che sperava in qualcosa di più per la sua squadra. “Noi allenatori non siamo mai soddisfatti dal mercato. Ci sono una o due posizioni in cui avremmo potuto migliorare qualcosa – riconosce l’allenatore giallorosso – È stato il mercato più difficile degli ultimi anni a causa della pandemia. Ci sono ovviamente grandi preoccupazioni finanziarie da parte dei club e la verità è che ci sono stati molti prestiti e scambi e questo significa qualcosa. Ora, per me, era importante avere Smalling, era importante avere Pedro e Mkhitaryan e sono stati importanti gli arrivi di Kumbulla e Borja Mayoral. Penso che sarebbe stato importante l’arrivo di un giocatore per sostituire Kluivert, ma non è stato possibile”. Per Fonseca ha influito anche l’assenza di un diesse: “Non dimentichiamo che la Roma è stata senza un direttore sportivo per diversi mesi, il che ha influenzato anche i nostri movimenti sul mercato”, la sua opinione.
Negativi i tamponi dei nazionali rientrati a Trigoria
Intanto, in mattinata da Trigoria è arrivata una buona notizia: tutti i nazionali rientrati dalle rispettive selezioni sono risultati negativi al tampone ed è stata quindi confermata la seduta di allenamento pomeridiana in vista della partita contro il Benevento valida per la quarta giornata di Serie A, in programma domenica sera. Tuttavia, dei sette nazionali, solo Cristante e Mancini – gli unici non impiegati ieri in Nations League – si sono allenati col gruppo. Lavoro differenziato invece per gli altri convocati: Pellegrini, Spinazzola, Dzeko, Mkhitaryan e Kumbulla. Gli unici assenti sono i lungodegenti Zaniolo e Pastore oltre ad Amadou Diawara, risultato positivo al rientro dalla Nazionale.
Fonte www.repubblica.it