ROMA – Un arrivo “al buio”. Mancano poche ore allo sbarco di Dan Friedkin: simbolico, nel senso che lunedì in uno studio romano i legali suoi e del presidente uscente James Pallotta segneranno con una firma il passaggio della Roma nelle mani del magnate texano. Inizia la seconda stagione americana, ma si annuncia una stagione carica di sorprese.
Il piano è segreto
C’è una clausola, sul preliminare firmato la settimana scorsa. Non proprio un vincolo di riservatezza, ma una clausola “del silenzio”, che impedisce in queste ore ai vertici del Friedkin Group di entrare in contatto col management della Roma. L’effetto è che, a questo punto, nessuno sa quali siano i piani di Dan Friedkin e del figlio Ryan, atteso direttamente a Roma proprio per lunedì. Da una parte, Trigoria svolge l’ordinaria amministrazione, pensando alle cessioni (Perotti è vicino al Fenerbahçe, l’Arsenal vuole Diawara), necessarie per motivi legati al bilancio. Dall’altra, qualcuno lavora alla nuova Roma. Ma lo fa nel silenzio assoluto, all’ombra di chi vive la Roma dall’interno. Tante le questioni da determinare: chi sarà il direttore sportivo, se tenere Paulo Fonseca – e a due settimane esatte dal raduno, sembra quasi una scelta inevitabile se non per convinzione almeno per motivi di tempi – che tipo di mercato fare. Se l’obiettivo sia fare una squadra a lungo raggio o a breve termine, ad esempio. Ma anche capire chi sarà il “timoniere”: il contratto di Guido Fienga scade con il bilancio, ad ottobre, e non è affatto scontato che venga prolungato. Anzi.
Un vertice già lunedì
Il vero dilemma è: che programmi avrà Friedkin? La rapidità della trattativa, morta a febbraio e riaperta a luglio solo grazie a un intervento dei soci di Pallotta, che non avevano alcuna intenzione di ricapitalizzare né di correre il rischio di un default, non ha permesso di programmare nessun tipo di intervento. Per questo anche Trigoria segue con una certa attenzione le indiscrezioni sui nuovi ds o allenatori. La sensazione diffusa è che Friedkin abbia un suo piano ma che lo stia sviluppando sotto traccia. In attesa di lunedì: già nella serata del 17 agosto la nuova proprietà potrebbe coinvolgere anche i manager del club e condividere con loro le proprie intenzioni. A cominciare dal mercato: il primo di una nuova proprietà, un’occasione da sfruttare per mettere il proprio marchio sulla Roma che nasce.
Fonte www.repubblica.it