ROMA – “Sono nel momento migliore della mia carriera” così Gonzalo Villar si gode la fiducia che Fonseca gli sta dando in questa stagione e in un’intervista al quotidiano As, lo spagnolo si racconta in vista della super sfida contro la Juventus. “Affronteremo un vero e proprio squadrone, non dovremmo ossessionarci, ma piuttosto esprimere il massimo livello del nostro gioco per battere la formazione di Pirlo”, questo il pensiero sui bianconeri, ma è il progetto tecnico giallorosso ad aver conquistato Villar: “In Spagna nessuno mi ha presentato un’idea valida come quella della Roma e il tempo mi sta mostrando che avevo ragione. Al momento mi sembra esagerato parlare di Scudetto, l’obiettivo e sicuramente quello di arrivare in Champions”. Nulla fa cambiare idea allo spagnolo che chiarisce anche sulla situazione Dzeko: “Penso ci sia poco da dire. Ne ha già parlato Tiago Pinto. La Roma è un club molto familiare e sia lo spogliatoio che tutti i livelli che compongono il club vanno tutti insieme.”
Villar: “Pedro è incredibile”
Folto il numero degli spagnoli, ben 5, nel gurppo squadra della Roma, sicuramente importante per un giovane come Villar: “Borja Mayoral è a un livello incredibile, tutto quello che tocca lo mette dentro e sta diventando uno dei miei migliori amici. Pedro? Sono cresciuto guardandolo vincere la Coppa del Mondo o guardandolo giocare con Guardiola, è fantastico. Ai raduni, dopo cena ci prendiamo spesso un caffè intorno a Pedro per raccontarci delle storie. Siamo sbalorditi da quello che hanno avuto Guardiola e altri tecnici. Averlo è un privilegio e che ci sia un gruppo di spagnoli che sono amici lo è ancora di più”
Villar: “Under 21? Dare il massimo”
Alla fine della stagione ci sarà un importante appuntamento per rappresentare la Spagna, ma Villar ha i piedi per terra: “Non do più niente per scontato. L’unica cosa che è in mio potere è lavorare e giocare al meglio nella Roma per poter poi rappresentare il mio Paese, perché è la cosa più bella che ci sia. Da qui all’estate ci sono tante gare importanti per nazionali e mi piacerebbe esserci, è un sogno”. In chiusura un elogio al calcio italiano che sta lanciando questo giovane talento: “Chi non segue la Serie A continua a pensare al catenaccio, ma devi solo vedere i risultati delle partite. Sì è vero che qui si gioca quasi sempre con una difesa a cinque, ma si fa per avere due corsie altissime. L’Italia è cambiata.”
Fonte tuttosport.com