TORINO – Carte bollate sono quelle che potrebbero scambiarsi (a breve) i legali della Juventus e quelli di Maurizio Sarri. Prosegue infatti il tira e molla per la risoluzione del contratto del tecnico campione d’Italia. Un contratto che era stato ufficializzato il 16 giugno 2019 al culmine di una trattativa non semplice tra il direttore generale juventino Fabio Paratici e la plenipotenziaria del Chelsea, Marina Granovskaia. In ballo c’erano appunto la rescissione con i blues, la richiesta di un indennizzo di 5 milioni di euro, la necessità/opportunità di parlare del trasferimento anche di alcuni giocatori. Dopo varie riflessioni s’era addivenuti ad una intesa e il tecnico toscano aveva potuto firmare una intesa triennale.
Sarri-Juve, feeling mai trovato
Decisamente non ipotizzava, Sarri, che da lì a poco più di un anno sarebbe stato scudettato, sì, epperò senza una squadra da allenare. Dopo l’eliminazione della Juventus contro il Lione, il presidente Andrea Agnelli ha infatti reso nota la decisione di sollevare l’allenatore dall’incarico. Una decisione che in realtà ha radici antecedenti e scaturisce, più ancora che dall’eliminazione, da un feeling mai trovato tra Sarri e l’ambiente.
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Fonte tuttosport.com