REGGIO EMILIA – Al Sassuolo basta il calcio di rigore segnato all’8′ da Berardi, e concesso per un fallo di mano di Tuia, per tornare al successo dopo aver raccolto un solo punto tra Inter e Roma negli ultimi due turni ed avere la meglio di un Benevento mai domo. Rimasta in dieci per l’espulsione di Haraslin, la squadra di De Zerbi soffre terribilmente, ma la traversa colpita da Iago Falque e i miracoli di Consigli su Insigne, Lapadula e Improta non permettono ad Inzaghi di agguantare il meritato pareggio.
Le scelte di De Zerbi e Inzaghi
De Zerbi affronta il Benevento guidato nella stagione 2017-18, con una miracolosa salvezza soltanto sfiorata, affidandosi al 4-2-3-1: tra i pali c’è Consigli, linea a quattro di difesa composta da Toljan, Marlon, Ferrari e Kyriakopoulos, chiavi del centrocampo nelle mani di Bourabia e Locatelli e sulla trequarti l’estro di Maxime Lopez, Berardi e Haraslin al servizio dell’altro ex di giornata, Djuricic. La risposta di Pippo Inzaghi è il consueto Albero di Natale con Letizia, Tuia, Glik e Barba a protezione di Montipò, Hetemaj, Schiattarella ed Improta in mezzo al rettangolo verde e la coppia Caprari-Ionita a supporto di Lapadula.
Sblocca Berardi su rigore
Il Benevento porta al Sassuolo la riverenza che si nutre per le big: i centrali neroverdi vengono lasciati liberi di impostare, mentre il muro della Strega ingabbia gli avversari dal centrocampo in su. La tattica, in avvio, sembra pagare ed il primo squillo, non a caso, è di matrice sannita: è il 6′ quando Lapadula si avventa di testa su un pallone scodellato in mezzo da Caprari, non trovando la porta per questione di centimetri. A scombinare i piani di Inzaghi, però, ci si mette soltanto due minuti più tardi l’ingenuo tocco di mano di Tuia sul cross di Maxime Lopez. Per l’arbitro Sozza non ci sono dubbi, è calcio di rigore e dal dischetto Berardi spiazza Montipò. Cambia il risultato al Mapei Stadium e con esso l’atteggiamento della formazione ospite, che ribatte colpo su colpo a caccia del pari, esponendosi al contempo a pericolose ripartenze: ne giova lo spettacolo, in un primo tempo frizzante e denso di occasioni da una parte e dall’altra. Per i padroni di casa sono Djuricic e Kyriakopoulos i più ispirati, protagonisti di soventi fraseggi a ridosso dell’area di rigore giallorossa, le repliche campane sono invece affidate alla fantasia di Caprari, non sfruttata a dovere da Lapadula: l’attaccante italo-peruviano scuola Juve si divora l’1-1 al 36′ calciando fuori ad un metro dalla linea di porta.
Assedio Benevento: traversa di Iago, miracolo di Consigli
C’è Roberto Insigne al posto di Hetemaj tra le fila del Benevento alla ripresa delle ostilità, De Zerbi non è pienamente soddisfatto di Haraslin e chiede a Boga d’intensificare il riscaldamento, ma la beffa è dietro l’angolo: al 49′ l’esterno slovacco è sfortunato protagonista di un bruttissimo fallo ai danni di Letizia e, graziato in un primo momento da Sozza, lascia inevitabilmente il Sassuolo in 10 dopo l’intevento del Var. Il tecnico neroverde ridisegna la squadra gettando nella mischia Boga, Raspadori ed Ayhan, richiamando accanto a sé Djuricic, Maxime Lopez e Toljan, la contromossa di Inzaghi è invece Dabo per Ionita. È una fase del match in cui il Benevento attacca a pieno organico e il Sassuolo sfrutta ogni occasione possibile per respirare: al 58′ Caprari è in ritardo di pochi decimi all’appuntamento con un pallone da spingere soltanto in porta, al 61′ Consigli salva tutto sul piattone mancino di prima intenzione di Insigne, poi si ripete 120 secondi più tardi sul destro a giro di Improta. Assedio sannita al Mapei: al 65′ Caprari ci prova con una volée da fuori che termina in curva, al 66′ perde un tempo di gioco, sbattendo contro il muro eretto da Marlon, al 75′ Improta non inquadra lo specchio da posizione favorevole. Inzaghi tenta il tutto per tutto e si gioca anche la carta Sau (per Barba), in uno schieramento a quattro punte (più Improta terzino!) e al 78′ è decisivo Ferrari in una splendida chiusura in extremis, mentre Dabo mette paura a De Zerbi svettando in area sul conseguente angolo. Iago Falque, entrato al posto di uno stremato Caprari a 11′ più recupero dal termine, porta una ventata di freschezza nelle sortite offensive giallorosse, ma se Lapadula non sfonda di potenza su Marlon, Improta vanifica il cioccolatino dello spagnolo ex Juve e Toro, sfortunato all’84’ con un pregevole mancino a giro che centra in pieno la traversa. Trema De Zerbi, che si copre con Muldur per Berardi: la “lenta ed affannosa” uscita dal campo del talento calabrese (che, ammonito, rischia tantissimo) scatena una mini-rissa prontamente sedata. Il cronometro segna il minuto 91 quando Consigli toglie letteralmente dalla porta il pallone girato di testa a botta sicura da Lapadula, poi si ripete al 94′ su Improta. Sono le ultime, clamorose, occasioni: De Zerbi punisce oltremodo la sua ex squadra.
Fonte tuttosport.com