SASSUOLO – Un incubo senza fine. Non c’è pace per Jeremie Boga, giocatore del Sassuolo che, da quando è rientrato dalle vacanze non si è ancora potuto allenare con la squadra. L’attaccante franco-ivoriano era risultato positivo al primo tampone del 20 agosto scorso e da allora non ne è ancora venuto fuori.
Il lungo calvario di Boga
Oltre 40 giorni di isolamento per quello che era considerato uno degli uomini mercato della formazione neroverde tanto da essere più volte accostato al Napoli, oltre che nel mirino di Inter e Atalanta. Nelle casse degli emiliani sarebbero entrati ben 40 milioni di euro. A pochissimi giorni dalla chiusura del mercato (5 ottobre alle ore 20, ndr), però, Jeremie Boga è risultato ancora positivo al covid. Il penultimo test aveva dato esito negativo facendo tirare un sospiro di sollievo sia al giocatore che al club, ma l’ultimo, stando a quanto scrive la Gazzetta di Modena, non ha confermato l’esito rimandando il tutto al prossimo tampone.
Da Sportiello a Dybala, quando il Covid è prigionia
La “prigionia” di Jeremie Boga, però, non è stata la prima tra i calciatori di serie A e, visti i tanti casi di contagio nel nostro massimo campionato, potrebbe anche non essere l’ultima. Ne sanno qualcosa Marco Sportiello dell’Atalanta, Paulo Dybala della Juventus e Mattia Zaccagni del Verona. Il portiere orobico fu tra i primi, all’inizio della pandemia, a contrarre il virus e il suo incubo è durato ben 44 giorni, dal 20 marzo al 7 maggio e anche nel suo caso un primo tampone aveva riscontrato la negatività per poi ritrovarsi ancora positivo due giorni dopo, il 22 aprile. Lungo isolamento anche per la Joya, rimasto a casa per 47 giorni, prima di poter alzare le braccia al cielo in un Tweet del 6 maggio scorso. Non così lunga, ma comunque abbastanza duratura, la positività del centrocampista dell’Hellas, costretto ai “domiciliari” per 29 giorni.
Fonte www.repubblica.it