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Scherma, Limardo: oro a Londra 2012, sogna le Olimpiadi ma fa il rider

LODZ (POLONIA) – Con un contenitore di cibo da asporto sulle spalle pedala per le strade di Lodz ma in realtà è stato un campione olimpico a Londra 2012 e ha l’intenzione di ripetersi a Tokyo. In quell’edizione delle Olimpiadi il venezuelano Ruben Dario Limardo, che adesso ha 35 anni, conquistò l’oro nella spada individuale, secondo atleta nella storia del suo paese a vincere un titolo olimpico dopo il pugile Francisco Rodriguez, oro a Messico ’68. Ora sogna Tokyo, e anche a ragione, visto che appena due anni fa, nel 2018, è stato argento ai Mondiali bissando il secondo posto del 2013. Quindi perché non sognare anche il podio dei Giochi giapponesi? Intanto però bisogna allenarsi duramente e per questo Limardo e i suoi compagni della nazionale del Venezuela, in tutti 21 schermidori, sono in ritiro permanente in Polonia (dove lui personalmente vive da 19 anni, e per questo ha aiutato gli altri a venire, con l’aiuto di una Fondazione che aiuta gli atleti) dove si preparano ma devono anche dedicarsi ad altri lavori per vivere.

Limardo e l’impiego come rider

Limardo, dunque, si è trovato un impiego come rider per Uber Eats e ogni giorno, dopo l’allenamento, inforca la bicicletta e porta il cibo a casa di chi si è servito di questa app per ordinarlo. “La grande crisi economica del Venezuela e poi quella generata dalla pandemia – spiega l’olimpionico di Londra – hanno ridotto all’osso i nostri rimborsi spese. Inoltre gli sponsor che avevamo hanno interrotto da mesi i pagamenti dicendoci che riprenderanno a darci qualcosa il prossimo anno, visto che l’Olimpiade sarà nel 2021. Quindi dobbiamo inventarci qualcosa per tirare avanti, e quello del rider è un lavoro come un altro. Non lo faccio solo io, ma praticamente tutti i miei compagni di squadra. Quanto pedalo? Una media di 50 chilometri al giorno“. La nazionale venezuelana si allena cinque volte a settimana, sempre di mattina perché alle 13 ci si ferma, e dopo una rapida doccia tutti diventano riders, “ma il mio sogno olimpico è ancora vivo – racconta Limardo -. Ogni volta che faccio una consegna dico a me stesso che anche questo mi aiuterà ad ottenere la medaglia che voglio ai Giochi di Tokyo“.

Fonte tuttosport.com

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