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Serie A, Juve-Udinese 4-1: Cristiano Ronaldo doppietta, gol di Chiesa e Dybala

TORINO – Da che parte la volete vedere? Dal lato dei pessimisti si nota una Juventus effettivamente bruttina (soprattutto nel primo tempo), che sbaglia ancora l’approccio alla partita, che fatica in costruzione, che non occupa l’area, soprattutto per colpa di un Dybala ancora molto lontano dall’area e che si concede ancora troppe distrazioni difensive (compresa l’ultima che concede il gol all’Udinese all’ultimo minuto). Dal lato degli ottimisti vedreste un successo in un momento in cui i tre punti contavano più di tutto, una vittoria sporca di quelle che dimostrano carattere e capacità di cavarsela (esattamente quella che finora è mancata alla Juventus), la conferma di McKennie, la sempre decisiva volontà di Chiesa (migliore in campo), l’inesorabile efficacia di Ronaldo e la tenacia agonistica della ripresa. Hanno ragione sia i primi che i secondi, ma questi ultimi hanno dalla loro parte un rotondo 4-1, costruito senza dare troppo spettacolo, ma facendo valere la superiorità tecnica.

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Esame Milan

Dopo il 4-0 al Parma, infiocchettato da 90 spettacolari minuti, c’era forse più entusiasmo, dimostratosi poi effimero nella serataccia contro la Fiorentina. Forse questa vittoria, meno scintillante, ma più concreta, può incoraggiare maggiormente Pirlo sulla crescita caratteriale della squadra. Soprattutto in vista della prima finale di questo periodo, mercoledì a San Siro contro il Milan, quando la Juventus dovrà sicuramente fare di più, soprattutto nell’approccio, ma ci arriva confortata dal risultato.

CR7 spietato

Tutto cambia al 31′, quando Ronaldo si inventa dal nulla il gol del vantaggio. Bravissimo Ramsey a rubare palla a un De Paul non proprio reattivo nel controllo (peccato, fin lì l’argentino era stato bravissimo), poi la sfera finisce nei piedi di CR7 che da sinistra scatta verso l’area in modo bruciante e scocca un tiro di violenza e precisione micidiali. Non passa un minuto e i bianconeri rischiano di incassare il pareggio con Ramsey che, per una sorta di contrappasso, perde palla a favore di Wallace e Lasagna, liberato in area dal passaggio, calcia male e fra le braccia di Szczesny.

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Approccio molle

Il vantaggio scioglie un po’ la manovra dei bianconeri (al 37′ Ramsey chiama Musso a un miracolo dopo un bello scambio con McKennie) che hanno approcciato in modo non del tutto convincente la gara. Fino alla rete è stata una Juventus inceppata, dalla costruzione affannata e poco precisa, con poche idee e quasi tutte prevedibili. Di buono c’è solo il pressing alto, ma l’approccio alla partita non è lucidissimo. Dybala sta largo e lontano dall’area, che rimane troppo spesso vuota (c’è un esempio lampante e desolante al 9′ quando un buon cross di Ronaldo da sinistra non trova nessuno). E poi restano le sbavature difensive, come quella che al 10′ porta De Paul a segnare il potenziale gol del vantaggio, annullato dal Var per un decisivo tocco di mano dello stesso De Paul, nel momento in cui fa partire l’azione. Sospiro di sollievo per i bianconeri che, tuttavia, si perdono Lasagna che va a crossare in mezzo per l’accorrente (e non marcato) De Paul.

La ripresa

La Juventus inizia il secondo tempo come avrebbe dovuto iniziare il primo. Aggressiva, concentrata, spietata: Chiesa trascina in avanti i suoi e segna il gol del 2-0 dopo 4′: Ronaldo verticalizza per l’azzurro, che sorprende alle spalle Stryger Larsen e una volta in area batte Musso con un diagonale rasoterra ben indirizzato. Giusto premio a una prestazione eccellente. Dopo pochi minuti arriva il terzo gol con un’azione caparbia di Ramsey che raccoglie la respinta di un suo primo tiro e, rialzandosi da terra, riesce a colpire a rete. Ma proprio in quella fase confusa, la palla finisce sul braccio e Giacomelli annulla con il Var. Il terzo gol arriva comunque poco dopo, al 70′ con Cristiano Ronaldo imbeccato alla grande da Bentancur che ruba un pallone a De Paul e lancia CR7 verso un diagonale imprendibile. Nel frattempo l’Udinese ha colto due traverse con Stryger Larsen e con Zeegelaar, a conferma di una difesa non completamente impermeabile da parte della Juventus che, infatti, finisce per prendere il gol del 3-1 (di Zeegelaar che, libero, colpisce da pochi metri) all’ultimo minuto, con una distrazione collettiva per la quale Pirlo, giustamente, si arrabbia. Certe leggerezze non ce le si deve concedere anche sul 3-0. Dybala, segnando in contropiede il quarto gol, con una magnifica azione riporta il sorriso sul viso del tecnico: non che la sua prestazione sia stata esattamente centrata, ma per l’argentino è molto importante ritrovare un gol, perché la testa fa miracoli.

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Fonte tuttosport.com

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