SALERNO – Dopo il mancato accesso ai playoff promozione e il divorzio con Giampiero Ventura, la Salernitana riparte da Fabrizio Castori, reduce dall’esperienza al Trapani. La società campana, chiamata al riscatto dopo una stagione non brillantissima, ha infatti reso noto di “aver raggiunto l’accordo con Fabrizio Castori e di avergli affidato la guida della prima squadra. Il tecnico ha firmato con il club granata un contratto annuale con opzione per il secondo. Faranno parte dello staff tecnico l’allenatore in seconda Riccardo Bocchini, il preparatore atletico Carlo Pescosolido e il match analyst Marco Castori“. “Sono molto contento di aver raggiunto l’accordo con la società granata. Ringrazio i presidenti Lotito e Mezzaroma per avermi dato la grande opportunità di tornare in una piazza importante di cui conosco già la passione e l’incredibile entusiasmo”, le prime parole del nuovo allenatore della Salernitana che ha trovato l’intesa durante un incontro svoltosi nel pomeriggio a Villa San Sebastiano, residenza del patron Claudio Lotito.
Tecnico esperto di promozioni
Il nome di Fabrizio Castori, nato a San Severino Marche l’11 luglio 1954, è legato soprattutto al Carpi portato per la prima volta in A. Prima dello ‘sbarco’ nella massima serie con gli emiliani, il tecnico si era dimostrato un esperto di promozioni, ottenendone ben sette nella sua carriera, fra dilettanti e C1. Ben due a Lanciano (dal CND alla C2 nel 1998/99 e dalla C2 alla C1 nel 2000/2001, sfiorando la B l’anno successivo) e l’ultima col Cesena, promosso in B, nella stagione 2003/04. Nel 2005/06 ha fatto sognare ai tifosi romagnoli il ritorno in Serie A portando la squadra ai play-off promozione. E’ salito alla ribalta della cronaca per aver partecipato a una mega rissa scoppiata nella finale playoff di serie C1 del 20 giugno 2004 fra Lumezzane e Cesena, che gli è costata tre anni di squalifica (poi ridotti a due). La sua carriera da allenatore comincia alla Grottese nel 1987, poi si fa le ossa sulle panchine di Cerreto, Monturanese, Tolentino, Lanciano, Castel di Sangro e Cesena dove resta dal 2003 al 2008.
Nel 2008-2009 prima esperienza a Salerno
Successivamente alla retrocessione in Serie C1 del Cesena, per la stagione 2008-2009 è chiamato alla guida della Salernitana in B, ma viene esonerato a dicembre. Il 24 gennaio 2009 la società torna sui suoi passi richiamandolo al posto di Bortolo Mutti, ma non finisce qui. Il 4 aprile, infatti, il club campano lo esonera nonostante i 42 punti ottenuti in 33 partite disputate tra prima e seconda gestione. Il 2 luglio 2009 prende la panchina del Piacenza, ma il 10 novembre dopo 4 sconfitte consecutive viene esonerato. Nella stagione 2010-2011 dopo 12 giornate l’Ascoli lo chiama in sostituzione di Elio Gustinetti. Il miracolo ascolano si compie trenta giornate dopo, quando alla fine di Ascoli-Triestina (terminata 3-0 in favore dei bianconeri), la squadra marchigiana raggiunge il traguardo salvezza senza neanche passare dai playout dopo essere partita con un fardello di 6 punti di penalizzazione. Viene confermato sulla panchina dei bianconeri anche per la stagione 2011/2012, ma a dicembre, con la squadra ultima in classifica anche per la pesante penalizzazione di 10 punti, viene esonerato. Poi assume la guida del Varese firmando un contratto annuale, ma viene esonerato prima della fine della stagione. Quindi a ottobre del 2013 inizia la sua avventura con la Reggina, subentrando a Gianluca Atzori: dura poco però, perché il 3 dicembre arriva l’esonero dopo solo 6 partite sulla panchina amaranto.
Capolavoro a Carpi, guidato per la prima volta in A
Il suo capolavoro lo compie proprio con il Carpi nella stagione 2014-2015, guidandolo per la prima volta nella massima serie e ottenendo la promozione con quattro turni d’anticipo. Un traguardo storico, ma una volta in A Castori viene esonerato il 28 settembre dopo una sconfitta per 5-1 in casa della Roma. Al suo posto Giuseppe Sannino che, però, dopo 5 partite gli restituisce la panchina. Nonostante un ottimo girone di ritorno dove conquista 24 punti il Carpi non riesce a evitare la retrocessione. Confermato per la stagione di Serie B 2016-2017, ottiene un settimo posto e nei play-off, dopo aver eliminato il Cittadella nel preliminare per 2-1 al Tombolato e il Frosinone in semifinale (0-0 in Emilia, 0-1 nel Lazio), arriva fino alla doppia finale contro il Benevento. Al Cabassi finisce 0-0, poi al Vigorito l’8 giugno 2017 i giallorossi vincono 1-0 e salgono per la prima volta in Serie A. A fine stagione la società emiliana e Castori decidono di separarsi.
Dal fallimento del Cesena all’amara retrocessione a Trapani
A ottobre 2017 riparte da Cesena, club che torna ad allenare dopo 9 anni, a seguito dell’esonero di Camplone. Conquista la salvezza al termine della stagione e rinnova per altri due anni, ma la società fallisce e lui resta senza squadra. Il 18 settembre del 2018, dopo le dimissioni di Marcello Chezzi, Castori torna sulla panchina del Carpi, ma non riesce a salvare la squadra che retrocede in C. L’ultima avventura al Trapani. Il club siciliano lo chiama nel dicembre 2019 con la squadra al penultimo posto. Il 31 luglio 2020, nonostante un grande finale di campionato, retrocede con 44 punti, a una sola lunghezza dalla zona play-out, ma decisivi sono i due punti di penalizzazione inflitti alla società per ritardi nei pagamenti degli stipendi.
Fonte www.repubblica.it