ROMA – Non ha perso Messi e questo già è un bel traguardo. La Liga riapre i battenti sicura che la presenza della Pulce (che comunque, renderà ancora una volta entusiasmante l’ennesimo capitolo dell’eterno duello tra Real e Barcellona. I blancos, tornati a trionfare dopo 3 anni, nel testa a testa delle ultime 15 stagioni però restano dietro ai rivali visto che hanno collezionato 5 primi posti e 8 piazze d’onore contro i 10 titoli e i 5 secondi posti dei catalani.
Barcellona, c’è l’incognita della rivoluzione
Stavolta, però, almeno in partenza si sentono più forti. Perché la rivoluzione annunciata dal presidente Bartomeu dopo la debacle in Champions lascerà inevitabilmente degli strascichi in casa blaugrana. Sono già partiti Arthur e Rakitic, a ruota dovrebbero seguirli Luis Suarez, Vidal e Umtiti, epurati del neo tecnico Koeman, chiamato a ricostruire una squadra ormai arrivata a fine ciclo. Non sarà facile visto che ci sarà da rimotivare chi è rimasto, con stipendi ribassati, come Busquets, Piqué, Sergi Roberto e Jordi Alba e, allo stesso tempo, bisognerà trovare il modo per inserire nell’ingranaggio i vari Pjanic, Trincao e Matheus Fernandes, emblemi di un mercato al ribasso per gli standard del Barcellona, privo ancora del colpo da copertina in grado di rilanciare l’entusiasmo di una tifoseria sbigottita.
Real, basi solide e margini di crescita
Da lontano, con un sogghigno soddisfatto, guarda la caotica situazione in casa blaugrana, il Real che confida sulla sua ottima rosa per ripetersi. La pandemia da coronavirus ha colpito anche le merengues che hanno preferito restare ferme sul mercato, limitandosi a far rientrare dai prestiti i promettenti Odegaard e Ceballos. Le stelle d’altronde le hanno già e non saranno certo la partenza di James, andato all’Everton da Ancelotti, e Bale, ormai fuori dal progetto e destinato a tornare al Tottenham, a diminuire le chance di una squadra che ha ancora ampi margini di crescita viste le enormi potenzialità di Rodrygo e Vinicius jr e la voglia di riscatto di Isco, Lucas Vazquez e Hazard che la scorsa stagione hanno decisamente reso meno del previsto.
Atletico e Siviglia, sarà dura lottare per il titolo
Dietro alle due grandi ci sono solo Atletico Madrid e Siviglia. I colchoneros stanno facendo di tutto per trattenere Morata e avere una chance in più per competere per il vertice. Gli andalusi, dopo l’ennesimo trionfo in Europa League, si affideranno al cavallo di battaglia Rakitic per cercare di non rimpiangere Banega che ha lasciato orfano il centrocampo biancorosso dopo 238 presenze. Per un posto in Champions bisognerà fare sicuramente i conti con loro. Per lottare per il titolo avranno, invece, bisogno di una favorevole combinazione astrale che, al momento, appare decisamente improbabile.Fonte www.repubblica.it