Madrid (Spagna) – “Sono tante le cose di cui si parla. C’erano molti club interessati, non solo la Juventus. Ho anticipato la questione del passaporto perché ci provavo da anni” sono le parole di Luis Suarez a ‘El Transistor’, su Onda Cero. L’attaccante dell’Atletico Madrid è tornato sulla vicenda dell’esame di Perugia per prendere la cittadinanza italiana che ha coinvolto anche la Juventus. Suarez ha spiegato: “La decisione che ho preso è stata quella che più mi si addiceva: mi sarei sentito a mio agio in un club che lotta per cose importanti e perché il cambiamento non sarebbe stato così radicale“.
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Le parole di Simeone su Luis Suarez
Esame a Perugia, le parole di Suarez
“Quando il Barcellona ha ufficializzato che non contava più su di me, abbiamo iniziato a parlare di un possibile interesse per l’Atlético. Ho parlato con Andrea Berta (ds dei colchoneros, ndr), con Simeone e il presidente Marín e ho detto loro che fino a quando non avessi lasciato Barcellona non avrei fatto nulla” ha aggiunto il ‘Pistolero’. Poi, sull’ultimo periodo al Barcellona, Suarez ha rivelato: “Sono stati giorni difficili. Non me lo aspettavo. Un giorno l’allenatore mi ha chiamato e mi detto che non contava su di me. Non gli ho chiesto perché. Mi hanno offerto la possibilità di non presentarmi all’allenamento, io ho detto loro che mi sarei presentato. I motivi della cessione? Non mi hanno spiegato nulla in nessun momento, è stata una decisione dell’allenatore e del consiglio. Non sono riuscito a parlare direttamente con Bartomeu, lo ha fatto il mio avvocato. Simeone è uno di quegli allenatori che quando si tratta di convincere, ci riesce con la sua mentalità, la sua voglia, il positivismo. Non avevo timori, anzi, ero fiducioso che le cose sarebbero andate bene per me“.
Fonte tuttosport.com