PARIGI – Il dolce arriva quando è buio, l’umido pazzesco e perfino i mille privilegiati spettatori capiscono che è l’ora del camembert, piuttosto che del tennis. Ma l’Italia – nazione apprezzata e invidiata – dà ancora un qualche segnale di sè e regala belle emozioni. Quali? Nel pomeriggio quelle di Lorenzo Sonego su Aleksandr Bublik (7-6, 6-1, 7-5), di Stefano Travagkia sul giapponese Nishikori (6-4, 2-6, 7-6, 4-6, 6-2) e di Marco Cecchinato su Juan Ignacio Londero (6-3, 6-2, 5-7, 6-2). In serata gli altri due bei colpi, a suggellare la giornata: Jannik Sinner che conferma le sue belle cose imponendosi sul francese Benjamin Bonzi 6-2, 6-4, 6-4 e, soprattutto, Martina Trevisan: la mancina si toglie il gusto di estromettere dal torneo la stellina del futuro, la nuova lolita, la sedicenne Cori Gauff rimontandola: 4-6, 6-2, 7-5. E’ la sorpresa del giorno (oltre alla notizia del ritiro di Serena Williams per l’infiammazione al tendine d’achille), e la conferma che qualcosa si muove anche nel tennis femminile, in questo momento meno ricco di talenti.
Peccato per Lorenzo Giustino che, dopo la sua impresa delle sei ore contro Corentin Moutet, non riesce a ripetersi. Ma ha tutte le giustificazioni di questo mondo: di fronte aveva Schwartzman, l’argentino che si è permesso di battere Rafa Nadal a Roma. Eppure il napoletano ha giocato bene, soprattutto nel secondo set, poi ha capito che non c’era nulla da fare: 6-1, 7-5, 6-0 per El Peque.
Ma le gioie vengono da Travaglia e Cecchinato: due giocatori ritrovati dopo traversie varie e non è detto che il torneo non regali altre soddisfazioni. Così come per Sonego, migliorato tecnicamente e ora atteso all’ultimo step della maturità. Infine Sara Errani: tre ore di vera battaglia sportiva contro Kiki Bertens, e poi la sconfitta 9-7 al etrzo set, con l’olandese accusata di esagerare con i suoi infortuni e poi addirittura uscita dal campo su una sedia a rotelle. Un match da sceneggiatura cinematografica.Fonte www.repubblica.it