PARIGI (Francia) – Pensare già all’esordio al Roland Garros di sgambettare il più forte di sempre sulla sua superficie preferita, però per oltre due ore Jannik Sinner ha tenuto testa a Rafael Nadal. E gli elogi per il 19enne azzurro arrivano direttamente proprio da chi nella nottte tra martedì e mercoledì, sulla terra rossa parigina, lo ha fermato ai quarti di finale: lo spagnolo numero 2 del mondo e 12 volte campione a Parigi, un record, come quello fatto segnare ieri, la centesima partita nel torneo, con appena due sconfitte in carriera.
Nadal: “Sinner un talento, è stata molto dura per me”
“Sinner è un talento molto, molto giovane con ottimi colpi. Per due set è stata molto dura. Alla fine del primo set sono stato molto fortunato, è stato molto difficile per me tirarlo fuori posizione – ammette il mancino di Manacor a caccia del 20esimo titolo Slam che gli permetterebbe di eguagliare il record di Roger Federer – Nel terzo set sono migliorato, stavo molto meglio essendo molto più aggressivo. È l’unico modo. Sono molto, molto felice di essere di nuovo in semifinale del Roland Garros. Senza dubbio è il posto più importante per me”. In semifinale lo aspetta Diego Schwartzman e la rivincita da prendersi dopo la sconfitta a Roma di appena un mese fa, in cui l’argentino ha vinto in soli due set, rimandando a casa Nadal ai quarti: “Quando hai perso con qualcuno, è perché sta giocando bene. Oggi ha giocato una partita incredibile contro uno dei migliori giocatori del mondo, senza dubbio, soprattutto su questa superficie. Arriva con grande fiducia, no? Due settimane di fila… E’ arrivato in finale a Roma, qui è in semifinale. Mi ha battuto lì. È un plus di fiducia per lui, lo so”, conclude il maiorchino.
Jannik e Martina, perdere per crescere
Sinner: “Top ten? Non ho ancora vinto niente…”
Nessun volo pindarico comunque per il giovane azzurro dopo i quarti di finale nel Major parigino. “Tutti dicono che entro un anno sarò tra i primi 10 del mondo? Non saprei. Non sono uno che non guarda troppo al futuro o al passato: guardo al presente. E’ bello sentirselo dire ma alla fine devi dimostrare ogni cosa – sottolinea Sinner -. E finora non ho vinto niente. Okay, le Next Gen Atp Finals, sono un torneo. Ma alla fine non ho ancora vinto niente. C’è solo da mettere giù la testa e cercare di migliorare, stare sul campo a lavorare ore e ore: questo è quel che mi serve. Ho un grande team che mi supporta, vedremo dove sarò tra 12 mesi”. Sinner analizza poi il match sul ‘Philippe Chatrier’: “Ho avuto le mie chance nel primo set e le ho avute anche nel secondo, ma non le ho sfruttate – spiega il 19enne altoatesino a SuperTennis – Sono stato avanti un break in entrambi i set. Se hai un break di vantaggio quello che devi fare è giocare al meglio i tuoi turni di servizio. Cosa che oggi io non ho fatto. Ovviamente è dura giocare contro di lui, non ti concede granché. La sua palla è piuttosto pesante. Devi trovare un equilibrio perfetto: non devi esagerare, non devi rallentare”.
“Rafa è un grande esempio per tutti noi”
Comunque l’azzurro non ha patito un avversario che ha vinto 12 Roland Garros e 19 Slam. “Se non picchi forte ti tira dei vincenti o comincia a farti correre, come ha fatto nel suo primo game al servizio all’inizio della partita. Quando ha il gioco in mano comincia a muoverti, muoverti, muoverti. Allora ho cercato di stare il più possibile dentro il campo, di aumentare la velocità, rubargli il tempo. E ha funzionato piuttosto bene. Comunque lui merita di essere dov’è, non posso che congratularmi con lui – sottolinea Jannik -. Bisogna andare sempre in campo con il giusto atteggiamento, avendo un piano chiaro su come affrontarlo. Io l’avevo. Io non guardo ai record, a quello che uno ha vinto. So chi c’è dall’altra parte della rete e ho un gran rispetto per lui; alla fine però si gioca per vincere. Credo che Nadal sia un grande esempio per tutti: è una gran persona. Mi sono allenato qualche volta con lui ed è davvero una persona squisita”.
Fonte www.repubblica.it