CAGLIARI – Due italiani centrano l’ingresso nei quarti di finale del “Forte Village Sardegna Open”, nuovo torneo ATP 250 dotato di un montepremi di 271.345 euro che si sta disputando sui campi in terra rossa del resort a Pula. Si tratta di Lorenzo Musetti e Marco Cecchinato. Al secondo turno il diciottenne di Carrara, n. 143 del ranking, in gara con una wild card, domina il derby tricolore con Andrea Pellegrino, n.292 della classifica e promosso dalle qualificazioni, alla prima esperienza in un main draw ATP, sconfitto 6-2 6-1 in circa un’ora di gioco. Il giovane azzurro diventa così il primo giocatore del 2002 a finire tra i primi otto (con la possibilità di migliorare ancora il primato) in un torneo del circuito maggiore: venerdì sarà battaglia con il tedesco Yannick Hanfmann, 101 Atp, che, anche lui con un secco 6-2 6-1, ha fatto fuori il norvegese Casper Ruud, numero 25 al mondo, uno dei favoriti del torneo. Dal canto suo il 27enne di Palermo, n.103 ATP, pure lui in gara con una wild card, ha invece eliminato in due set (7-6 6-4) lo statunitense Tommy Paul, numero 58 Atp e settima testa di serie, una vittoria che significa quasi certo ritorno tra i primi cento del ranking mondiale per Cecchinato: nei quarti se la vedrà con lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas, 45 ATP, che ha sconfitto il francese Moutet per 6-0 6-3.
San Pietroburgo: fuori Medvedev, ai quarti Shapovalov e Rublev
Il “St. Petersburg Open”, Atp 500 dotato di un montepremi di 1.243.790 dollari che si disputa sul veloce indoor del “Petersburg Sports and Concert Complex” della città russa, perde il numero 1 del tabellone. Esce di scena al secondo turno, infatti, il russo Daniil Medvedev, numero 5 del mondo, eliminato dallo statunitense Reilly Opelka che si è imposto in tre set con il punteggio di 2-6 7-5 6-4. Ai quarti l’americano affronterà il croato Borna Coric, settima testa di serie, che ha regolato 6-3 7-5 il russo Roman Safiullin. Avanzano anche il canadese Denis Shapovalov, seconda testa di serie, che ha battuto 6-1 6-4 il bielorusso Ilya Ivashka e si giocherà l’accesso alla semifinale contro lo svizzero Stan Wawrinka, numero 5 del seeding, che ha avuto la meglio sul tennista di casa Evgeny Donskoy in tre set (6-1 3-6 6-3). Ai quarti anche la terza testa di serie, il russo Andrey Rublev, che si è imposto in rimonta sul francese Ugo Humbert (4-6 6-4 7-5).
Querrey in fuga dalla Russia dopo positività Covid
Sa quasi di intrigo internazionale la vicenda di Sam Querrey ricostruita da Ben Rothenberg, giornalista del “New York Times”. Il tennista statunitense, numero 49 del mondo, avrebbe dovuto giocare in settimana a San Pietroburgo ma lunedì è stato sostituito in tabellone da Viktor Troicki. Querrey infatti, come la moglie Abby e il figlio di otto mesi Ford, sarebbero risultati positivi al coronavirus. Ma temendo di restare bloccati in un ospedale russo, il giocatore e la sua famiglia avrebbero lasciato San Pietroburgo a bordo di un aereo privato, recandosi in un altro non identificato Paese europeo, dalle norme sanitarie meno severe, facendo perdere le proprie tracce. Una vicenda che all’Atp non è piaciuta, al punto da diffondere fra i giocatori una nota in cui si riferisce di una “grave violazione al protocollo” che potrebbe avere serie ripercussioni su tutti gli altri tornei. Querrey, dal canto suo, rischia fino a 100 mila dollari di multa e una squalifica fino a tre anni.
Murray: “Potrei smettere se fra un anno sarò n.100”
Andy Murray ha ammesso che è necessario un miglioramento dei risultati se vuole continuare la sua carriera professionistica. “I risultati in campo non sono quelli che vorrei avere – ha detto al quotidiano tedesco ‘Sueddeutsche Zeitung’ il 33enne britannico che ha perso in due set contro Fernando Verdasco a Colonia – Se tra un anno sarò ancora il numero 100 al mondo, continuerò a giocare? Forse no”. Il due volte campione di Wimbledon ed ex numero uno del mondo pensava che il suo intervento chirurgico all’anca a inizio 2019 potesse risolvere il problema e consentirgli di tornare competitivo ad alti livelli. “Spero di riuscire a classificarmi molto più in alto, vincere costantemente le partite e mettermi alla prova con i più grandi – ha ammesso Murray, attualmente numero 97 ATP -Se posso farlo giocherò il più a lungo possibile. Ma se avrò difficoltà e non vincerò niente, non continuerò solo perché mi piace tanto giocare a tennis. Se non sono più convinto di poter vincere un torneo come questo a Colonia, può essere un motivo importante per smettere”.
Fonte www.repubblica.it