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Tennis. Serena la Williams? Non risulta: finale Us Open, vince a sorpresa la giovane Osaka

A sorpresa Naomi Osaka conquista uno dei tornei più prestigiosi del Grande Slam. Ed è la prima volta per una atleta giapponese. L’incontro passerà alla storia per le crisi di nervi di Serena Williams, una caduta di stile per “The Queen”

La sorpresa arriva da New York, precisamente dalla finale di tennis Us Open uno dei tornei più prestigiosi al mondo. Vince a sorpresa Naomi Osaka, la prima tennista giapponese a portarsi a casa il torneo statunitense. Vince contro un “colosso” del tennis femminile, Serena Williams, da poco mamma e autentico “schiacciasassi” che vede  sfumare sotto gli occhi il 24° Slam in carriera.

 Della finale Us Open 2018 si parlerà a lungo. La giapponese chiude 6-2 6-4, in un’ora e 19 minuti, in coda a un match tutto da raccontare. Con Serena, nel bene e nel male, sempre protagonista. Fallosa e nervosa in avvio, irretita dalla forza fisica e psicologica della giovane avversaria. Naomi annulla due break point sul 4-1 a suo favore, ma la Divina ha già perso le staffe col giudice di sedia che le appioppa un primo warning per aver alzato il pollice verso il suo allenatore. Messaggio in codice? Serena nega, intanto il primo set finisce dritto nelle braccia della giapponese-haitiana e del suo splendido tennis. Ancora una volta la campionessa statunitense, meglio conosciuta come “The Queen”, mette in campo il peggio di se’ stessa. A parte le tute attillate che ultimamente indossa e che stonano sul suo fisico “abbondantone”, Serena passerà alla storia per le sfuriate, i nervi a fior di pelle e gli insulti nel corso del match. Non è una campionessa di stile, ma già si era visto in altre occasioni. Come nella semifinale dell’Us Open del 2015 quando venne sconfitta dall’italiana Roberta Vinci e, nonostante la delusione di non aver centrato il record dei 4 Slam in un anno detenuto dalla tedesca Stefi Graf, riuscì solo a polemizzare. Nella storia dello sport ci sono stati esempi in cui uno è campione in campo e non fuori. Forse “The Queen” è in fase discendente e non ci sarebbe nulla di male per un’atleta che ha vinto tutto e tra poco compirà 37 anni. Per una donna che è ai vertici da almeno un decennio. Complimenti invece alla giovane Osaka che non veniva quasi presa in considerazione alla vigilia del torneo. Ed invece ha tappato la bocca a tutti. E questo è il bello dello sport: vince anche chi non è tra i favoriti.

 

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