TORINO – Questa volta la contestazione, dopo tanti sit-in improvvisati con più striscioni che persone, merita di essere definita tale. Troppo deprimente la classifica e il quadro societario/ambientale per non convincere i cuori granata a scendere in strada per protestare. Oltre 300 persone, rispondendo all’adunata dei tifosi della Curva Maratona diffusa lunedì attraverso volantini e tam-tam sui social, si sono radunate nel pomeriggio davanti al Filadelfia per manifestare tutta la loro rabbia nei confronti della squadra – invitata a tirare fuori gli attributi e a uscire dal bunker – e della società granata, con reiterati cori all’indirizzo del presidente Cairo, imputato e bersaglio principale degli strali, invitato energicamente a passare la mano e vendere il Torino FC. Folta presenza di forze dell’ordine, carabinieri e poliziotti appostati con camionette a proteggere l’ingresso delle auto dei giocatori all’ingresso di via Spano.
Fumogeni e qualche mortaretto, ma al momento nessun incidente né atti vandalici e comunque una quasi totale, significativa copertura di mascherine anti-Covid. I tifosi hanno chiesto di avere un incontro con i giocatori, o comunque una rappresentanza. Molti cori anche contro il giovane Segre, “reo” di essere finito online esibendo sorridente la maglia di Dybala subito dopo l’ennesimo derby perso. Nel mirino è finito anche il portiere Sirigu, da SalvaToro a imputato per i recenti, anomai errori. I giocatori di Giampaolo -capitan Belotti in testa, a fianco del tecnico, in prima fila con il ds Vagnati, il team manager Moretti e il direttore operativo Barile – hanno osservato la contestazione al di là del cancello, ascoltando senza ribattere le rimostranze popolari dall’altra parte dell’ingresso. La manifestazione si è conclusa senza incidenti.
Fonte tuttosport.com