TORINO – Il Torino, dopo il rocambolesco pareggio esterno col Benevento della settimana scorsa, torna in campo in un’accesa sfida salvezza contro la Fiorentina. Il tecnico Davide Nicola ha presentato così la partita ai microfoni di Torino Channel: “Non vivo di aspettative, ma di lavoro. A Benevento c’è stata la partenza di una lunga corsa verso ciò che vogliamo. Dobbiamo tirarci fuori da una posizione che non ci piace e salvarci. Sono arrivato sette allenamenti fa: tecnica e tattica non possono prescindere dall’aspetto mentale. Dobbiamo puntare a essere una cosa unica e creare un gruppo forte con un’identità. Abbiamo instaurato un rapporto schietto: Kobe Bryant diceva che se non crediamo noi in noi stessi, nessuno lo farà. Ed è ciò che ho detto ai ragazzi. Dobbiamo essere una famiglia”. Il mister granata si sofferma poi sul 3-5-2: “Il modulo è relativo. Da ciò che conoscono i giocatori io plasmo i miei principi. Bisogna trovare immediatamente un’idea di gioco, in base agli avversari ci adatteremo”.
L’ultima partita ha visto Simone Zaza mattatore: “Mi ha colpito, gli ho detto ciò che penso di lui. Gli ho fatto poche richieste, poi è stato bravo a mostrare che il gruppo può contare su di lui. E su questo continuo ad insistere: è importante considerarsi importanti nel gruppo, anche se si gioca poco. La coppia Zaza-Belotti la più compatibile? Nella mia squadra lo sono tutti, non vedo incompatibilità: tutti sono importanti, l’abilità sta nel cogliere l’occasione e dimostrare il proprio valore. Non ho avuto un mese per prendere decisioni scelte più continue, arrivo e in pochi allenamenti devo fare risultati e valutare la rosa. La partita non è un’amichevole: nel confronto avuto con tutti, loro hanno capito che prima o poi avranno la possibilità”.
Il Torino corre meno delle altre squadre: “Il Toro è la squadra che fa meno percorrenza, ma a me interessa la qualità della corsa. E voglio che la squadra abbia la capacità di mantenere la massima intensità e recuperare in sempre meno tempo. Abbiamo bisogno di un certo tipo di lavoro e lo stiamo facendo”. Nicola si sofferma poi sul Gallo Belotti: “Lo vedo bene: ha l’atteggiamento giusto, dà sempre tutto. Si è quasi completato, deve saper realizzare ma anche rifinire. E sta diventando un assistman importante. Siamo pieni di giocatori con qualità morali, lo stesso discorso vale per Sirigu, ogni allenatore farebbe carte false per averlo in squadra. Verdi può fare tutto: io e la società crediamo in lui, tocca a lui credere in sè stesso”.
Il discorso continua sui singoli: “Bremer lo conoscevo da avversario: si è allenato, so di avere un giocatore di qualità, lo stesso discorso vale per gli altri elementi della difesa. Baselli è sulla via del recupero: non gioca da un anno, ma gli vanno dati minuti. E’ un giocatore e un uomo intelligente, gli abbiamo spiegato cosa ci aspettiamo da lui. Può darci tanto e sta lavorando bene”. Capitolo Primavera: “Il nostro settore giovanile è tra i più importanti: purtroppo ieri non sono potuto andare a vedere la partita (vittoria contro il Milan 2-0, ndr), ma in questo momento voglio stare tutto il giorno su ciò che interessa a noi. Ieri è andato il mio vice, Cacicia, perché si vuole creare affinità, dato che ritengo che la meta del settore giovanile sia la prima squadra”.
Fonte tuttosport.com