TORINO – Urbano Cairo non può essere soddisfatto del Toro. La classifica continua a piangere e il colpaccio dello Spezia a Napoli non ha migliorato di molto la situazione, visto che la squadra granata attualmente è terz’ultima con all’orizzonte la trasferta di San Siro contro il Milan. Ma questo sorprendente risultato di Napoli il presidente non lo sapeva prima di lasciare lo stadio. Di sicuro si aspettava, dopo quella di Parma, un’altra vittoria con il Verona e un gioco più convincente. Invece è arrivato un pari in rimonta. Meglio di niente, ma non basta. Al termine del match è stato per due ore nello spogliatoio e ha lasciato lo stadio Grande Torino per ultimo. Dopo di lui i guardiani dell’impianto hanno chiuso i cancelli. E nel momento di andarsene non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Piuttosto contrariato ha raggiunto la macchina: «Non ho niente da dire». Incalzato sulla prestazione poco brillante di uno stanco Belotti ha avuto un sussulto: «Ma adesso vogliamo discutere Belotti? Buon anno a tutti». E via verso l’uscita, con il pensiero rivolto ad una classifica che fa pena.
Il confronto
Come porta sconforto sentir parlare di un Toro che deve lottare per evitare la retrocessione. Poche volte abbiamo visto Cairo così contrariato e viene abbastanza facile intuirne i motivi. Nello spogliatoio c’è stato un confronto con Giampaolo e il ds Vagnati. Probabile che si sia anche parlato di mercato e delle trattative – inevitabilmente costose, se davvero si vuole prendere qualcuno in grado di alzare il livello – che sono in corso per rinforzare una squadra che non riesce a scappare da questa situazione mortificante. Con un successo contro il Verona, forse, avremmo visto volti più distesi e di sicuro una classifica meno da spavento. Per quanto dal Buon Natale presidenziale nel post Bologna al buon anno di ieri siano se non altro entrati nel carniere 5 punti e un po’ di fiducia. […]
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Fonte tuttosport.com