TORINO – Cambiano i moduli, ma non gli interpreti. Almeno in mezzo al campo. Se Marco Giampaolo nelle ultime uscite si è visto costretto a sconfessare il sul dogmatico 4-3-1-2 in favore di un sorprendente 3-5-2 («La difesa a tre? Spero mai più», aveva dichiarato soltanto il mese scorso a margine della gara col Sassuolo), al contempo ha consolidato l’assetto del proprio centrocampo. Tanto che, a prescindere dal vestito tattico cucito sulla squadra, la mediana del Torino schierata dal 1′ è rimasta la stessa in otto delle prime nove giornate di campionato. E tale resterà, salvo intoppi dell’ultima ora, anche in vista del derby contro la Juventus di sabato pomeriggio. Soltanto nel recupero di Marassi contro il Genoa, coinciso per altro con l’unica affermazione granata finora in Serie A, ha trovato infatti posto tra i titolari Gojak.
I titolari
Altrimenti il copione non ha concesso eccezioni: Rincon davanti alla difesa, con Linetty e Meité ai suoi lati. In attesa dell’esito dei prossimi giri di tampone, in ogni caso, al momento le alternative nel reparto sono piuttosto ridotte. Tant’è vero che lunedì, per la sfida alla Sampdoria nel posticipo di campionato, al fianco di Segre in panchina erano stati fatti accomodare i giovani Horvat e Kryeziu, con il primo dei due elementi della Primavera che la settimana precedente aveva festeggiato in Coppa Italia contro l’Entella il suo esordio con la maglia granata. Anche per questo motivo, a due giorni dalla sentita stracittadina, il tecnico abruzzese – ancora costretto a lavorare in smart working a causa del Covid – non ha in testa soluzioni alternative. […]
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Fonte tuttosport.com