E’ giunto finalmente l’appuntamento tanto atteso da Salvatore Totò Antibo, quello con l’intevento che gli permetterà di dimezzare le crisi epilettiche di cui soffre da trent’anni. Nella sua carriera, Antibo ha partecipato a tre Olimpiadi, argento a Seoul nei 10000 m, unico italiano ad aver vinto una gara in Coppa del Mondo, oro nei 5000 e 10000 m agli Europei di Spalato e primatista italiano dei 5.000m.
La malattia si è accanita su di lui ai Mondiali di Tokyo quando, da favorito, fu colpito da una crisi epilettica che gli fece chiudere la carriera per sempre. Sono passati 30 anni e l’epilessia di Totò non ha fatto che peggiorare fino a raggiungere la media di 60 crisi al mese. Per ridurre il numero di crisi è possibile intervenire chirurgicamente ma, causa COVID, il ricovero previsto a giugno è slittato fino a far lanciare un grido di sdegno da parte di Totò. “Io combatto, non mollo. Come in carriera quando sfidavo i campioni africani. Ma una cosa voglio dire: l’Italia si deve vergognare. A questo Paese ho dato tanto sempre il cuore, ho vinto tanto ma in cambio non ho ricevuto nulla” ha dichiarato Totò in un’intervista per un noto giornale sportivo.
Finalmente il campione è ricoverato in ospedale in Calabria dove a breve subirà l’intervento che si spera possa migliorare nettamente la qualità della sua vita.
Fonte tuttosport.com