UDINE – Poteva essere la partita dell’aggancio dell’Atalanta al terzo posto solitario e invece l’Udinese va in vantaggio con Pereyra dopo neanche trenta secondi e costringe la Dea ad una faticosa rincorsa, che alla fine si chiude con un pareggio. Finisce 1-1 il recupero della decima giornata di Serie A (partita rinviata il 3 dicembre per impraticabilità del campo), un punto che fa più comodo a Gotti, ora a 17 punti e a +4 sul Torino terzultimo, che a Gasperini. I nerazzurri falliscono il sorpasso a Juve, Roma e Napoli e restano sesti a 33.
Lampo Pereyra, Muriel pareggia
Stavolta nessun nubifragio si abbatte sulla Dacia Arena, come successo il 3 dicembre scorso, e allora Udinese-Atalanta si può giocare. Dopo poco più di 20 secondi la squadra di Gotti è già in vantaggio: spunto di Pereyra sulla destra che accelera fino in area di rigore e batte di esterno Gollini. Doccia fredda per Gasperini. Gli attacchi della Dea arrivano sì, ma in modo confusionario e non spaventano la difesa bianconera. Al 35′ ci prova il neoacquisto Maehle di destro al volo, Musso è miracoloso con la mano di richiamo. Il portiere si ripete anche sulla discesa di Toloi e questa volta para coi piedi. Dall’altra parte Gollini rischia di combinarla grossa quando perde il pallone e atterra Pereyra: per arbitro e Var non è rigore. Sull’azione dopo l’Atalanta pareggia: slalom gigante di Muriel che salta tutti e spara in porta l’1-1 al 44′, prima dell’intervallo.
Ilicic e Zapata nulli, Gasperini fallisce l’aggancio al terzo posto
Gasperini non può più aspettare e poco prima del 60′ opta per il triplo cambio: Gosens, Ilicic e Zapata dentro per Hateboer, Miranchuk e Muriel. Nonostante l’artiglieria pesante nerazzurra in campo, arriva da Romero il campanello d’allarme per l’Udinese con un colpo di testa che esce di pochissimo: è il sintomo di un’Atalanta non brillante, che fatica ad esprimersi come al suo solito e che non trova idee e linee di gioco per merito dell’attenzione difensiva dei bianconeri. In poche parole la partita è brutta. Gasp si gioca anche la carta Freuler, Gotti invece sceglie Deulofeu, Molina e De Maio. Nessuno sposta gli equilibri, l’1-1 resiste fino alla fine.
Fonte tuttosport.com