VERONA – Ivan Juric, allenatore del Verona, affila le sue armi migliori per il complicatissimo match di domani contro la Juve di Pirlo. Questo il suo commento alla vigilia: “Quando scendi in campo contro squadre del genere, è chiaro che devi essere perfetto e loro no, inoltre serve anche un po’ di fortuna. Faremo la nostra partita, vedremo. Quando non ci sei perdi di testa con chiunque, ma si possono fare punti anche con squadre più forti”. Quando gli chiedono se serva più malizia, l’allenatore croato risponde: “Dopo Genova non ero arrabbiato, ma dispiaciuto, perché avevamo dominato a lungo. La squadra si costruisce piano piano: ci sono momenti nei quali il tecnico conta poco, certe cose si acquisiscono col tempo. Anche i giovani possono avere malizia, ma è difficile da allenare. Poi se Vieira a Genova avesse buttato via il pallone, non avremmo perso due punti”. Sulle differenze tra la scorsa e l’attuale stagione: “Sono due annate diverse. L’anno scorso, a questo punto, eravamo una squadra definita dal punto di vista dell’identità. Questa è al trenta per cento: dipende molto dai ragazzi. Certe cose non le stiamo facendo bene, alcuni possono fare meglio. Lovato? A Genova ha chiesto il cambio, non stava bene”.
“Tutto è nelle mani dei miei ragazzi”
Capitolo formazione: “Non ho ancora deciso. Alcuni giocatori negli ultimi mesi hanno dato tantissimo e iniziano un po’ a cedere, è più che normale. Non è facile inserire i nuovi, oltre a Vieira e Favilli, per alzare la concorrenza. In queste settimane ci abbiamo provato, per avere più scelte. Non ho ancora deciso, ho ancora qualche dubbio. Ieri è venuto a trovarci Pessina, oltre a Pazzini. E’ stato bello. Con i ragazzi sono chiaro: dipende tutto da loro. Siamo in un momento positivo del nostro calcio, ma dipende molto da loro, da quanto migliorerà chi è ancora un po’ sotto e da che contributo daranno i nuovi. Quando arrivano i complimenti fa piacere, sapendo che nel calcio può cambiare tutto in due settimane”. Sui singoli: “Lasagna è top. Quando vedo un giocatore così sono felice: come si crea le occasioni, i movimenti che ci hanno permesso di ripartire… Quando uno fa così non mi soffermo sull’errore. Dall’inizio abbiamo preso questa strada: tolleriamo gli errori, non gli atteggiamenti sbagliati. Sturaro e Vieira sono due giocatori ottimi. Il secondo ha avuto sfortuna, non è facile reinserirlo, ma sicuramente abbiamo bisogno di loro.
“Ilic non è nemmeno al 20% del suo potenziale”
Piano piano gli infortunati tornano disponibili: “Ceccherini si è allenato con la squadra ed è disponibile, Dawidowicz c’è. Benassi ha ancora qualche fastidio. Mi dispiace molto per Ruegg, che ha un dolore alla caviglia che fatichiamo a risolvere. In difesa voglio averne tre che possono fare tutto, che non comportino problemi. Col terzo a sinistra abbiamo qualche difficoltà, soprattutto dopo la partenza di Empereur non abbiamo uno lì che faccia bene entrambe le fasi”. Juric conclude parlando della crescita esponenziale di Ilic: “Non sono sorpreso, mi aveva subito trasmesso la sensazione che fosse intelligente e volenteroso. Il City sceglie giocatori ben precisi. Lui non è nemmeno al 20 % del suo valore: ci sono aspetti che non vanno bene, nei quali deve migliorare, ma attribuibili alla sua giovane età. Poi vediamo come crescerà, deve migliorare fisicamente. Ma ha appena iniziato: in quattro o cinque anni, se tutto va bene, può diventare un giocatore importante“.
Fonte tuttosport.com