Nonostante le previsioni funeste l’Inter batte anche i gufi. Non mette in mostra un bel calcio, ma tanta volontà e la forza di reagire contro un avversario che da anni ben si comporta in Champions ed in Premier League. L’anno scorso vinse il girone
L’Inter ritrova se stessa e Spalletti la sua squadra. Poteva essere una notte drammatica con il Tottenham in vantaggio per uno a zero a 5 minuti dalla fine. In un girone dove il primo posto sembra già prenotato dal Barcellona, che in contemporanea con l’Inter maltrattava per 4 a 0 gli olandesi del PSV, perdere la prima in casa contro gli inglesi equivaleva a veder volar via le speranze di qualificazione. Gli uomini di Spalletti, invece, hanno avuto il pregio di non mollare mai e di crederci fino all’ultimo, sostenuti da un Meazza caldo come ai tempi del Triplete. Prima Icardi raggiungeva un meritato pareggio e poi, in pieno recupero, Matias Vecino, l’uomo della provvidenza, con una bella incornata di testa replicava quanto fatto all’Olimpico all’ultima giornata di campionato, quando un suo gol regalò l’accesso alla Champions agli uomini di Spalletti ai danni della Lazio. Il tecnico di Certaldo allontana così i fantasmi dei suoi possibili successori che dopo la brutta sconfitta casalinga contro il Parma già volteggiavano sulla sua testa e aspettavano la chiamata dalla dirigenza nerazzurra. L’Inter non ha giocato un bel calcio ma ha ottenuto quello che cercava: la vittoria. Sono tre punti pesantissimi per la classifica del girone, ma soprattutto per il morale della truppa. Sono quelle vittorie che possono cambiare un campionato e avere l’effetto di un logopedista su una squadra per ora balbettante. Non sappiamo se l’Inter sia guarita ma Spalletti sembra aver portato i giusti correttivi. Eroe della serata, oltre ai goledar Icardi e Vecino, Politano, preferito inizialmente a Candreva. L’ex Sassuolo gioca una partita di corsa, coraggio e tecnica. Non male neppure Asamoah che ha dato grande spinta sulla fascia di competenza.
Una volta trovata la vittoria, una vittoria importante, i nerazzurri devono solo cercare i giusti automatismi perché possiedono in rosa gli uomini per emergere.
Foto sotto: Spalletti tecnico dell’Inter …respira (corrieredellosport.it)