Il Clasico tra Barcellona e Real Madrid non tradisce le aspettative. Ma regala gioco spettacolare ed emozioni. Vincono i catalani 5-1 e fanno precipitare gli odiati avversari in una crisi che da anni non si verificava. Pronto con la valigia Lopetegui
Volete davvero vedere il calcio nella sua bellezza? Nella sua spettacolarità? Un calcio senza tatticismi, falli e puro difensivismo? E allora gustatevi il “Clasico”. Vale a dire Barcellona-Real Madrid. Che non è mai una partita banale. E non si tratta di un derby ma di una partita che porta con se’ diversi contenuti e non solo calcistici. Non c’è solo l’odio calcistico Madrid – Barcellona come dire Roma-Milano. C’è una storia lunga decenni con Madrid capitale e centralista, da sempre la squadra del regime. Barcellona da sempre autonoma che l’anno scorso è scesa in campo per l’indipendentismo e che nell’autunno del 2010 nel corso di un Clasico al “Camp Nou” lungo uno striscione i tifosi scrissero “Barcelona non es Espana”. Barcellona da secoli chiede di staccarsi dalla Spagna e nel calcio questa voglia di secessione lo fa ben sentire (Visca Catalunya). Ma passiamo agli aspetti sportivi. Nel pomeriggio Barca e Real si sono affrontate a viso aperto al Camp Nou: i catalani hanno travolto i blancos con un secco 5-1. Già dopo il primo tempo i blau-grana erano in vantaggio per 2-0. Nella ripresa il Real accorcia le distanze con Marcelo uno dei terzini più tecnici al mondo e sfiorano il pari. Poi il Barca dilaga tripletta del Pistolero Suarez, Coutinho e firma anche del panchinaro Vidal (ex Bayern). Ciò che stupisce è che i catalani non avevano in campo la Pulce Messi, Dembelè, Umtiti giusto per fare qualche nome degli assenti di una squadra che ha dei panchinari che in Italia giocherebbero tranquillamente. Troppo forte questo Barcellona per un Real che sembra avere la pancia piena dopo tre Champions consecutive e le partenze di CR7 e Zidane. Un Real che è entrato in una crisi per ora senza via d’uscita. E con tutta probabilità il primo a pagare sarà il tecnico Lopetegui ex allenatore delle furie rosse, con la valigia pronta. Al suo posto aumentano le quotazioni per l’italiano Antonio Conte a meno che la società non voglia optare per una soluzione interna. Però Barca-Real è sempre un bel calcio da gustare. E una “manita” rifilata alle merengues ha sempre un suo fascino.
Foto sotto: Camp Nou tempio del calcio (fcbarcelona.com)