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Volley, Casalmaggiore: essere incinta diventa un “peccato”, insulti sui social a Carli Lloyd

ROMA – Nella sua prima esperienza alla Volley Casalmaggiore aveva portato a casa una Supercoppa italiana e una Champions League e il suo ritorno in Lombardia questa estate era stato accolto con molto entusiasmo dai tifosi rosanero, almeno fino a qualche giorno fa, quando la statunitense Carli Lloyd ha annunciato di essere incinta. Una notizia che di per sé porterebbe felicità e nuova vita, ma che i supporters della formazione che milita in serie A1 femminile non hanno gradito.

Gli insulti gratuiti degli haters

All’annuncio del club, infatti, sono scattati gli insulti più gratuiti da parte dei soliti haters. “E’ come quando assumi un’operaia dell’Est a tempo indeterminato e lei resta magicamente incinta”, scrive un tifoso scatenando la marea di like da parte di altri supporters. “Io non la pagherei, quella è la porta e ciao”, tuona un altro. E molti la pensano come lui. E guai ad essere solidari con la palleggiatrice americana, ritrovatasi suo malgrado al centro della polemica: “Come mai tutto questo buonismo nei confronti di un’atleta che non rispetta il proprio contratto?”.

Solidarietà dal mondo dello sport

Il mondo dello sport si è subito dissociato da tutto ciò. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ieri l’ha definita “una vicenda che mette una tristezza infinita. Come si fa a non riconoscere un diritto a una donna di diventare madre?”. Società, squadra e staff si sono schierate immediatamente col proprio capitano, che ha anche parlato con il presidente Massimo Boselli, ricevendo inoltre messaggi e chiamate di supporto da parte di alcuni tifosi. Anche Carlotta Cambi, palleggiatrice ella Bisonte Firenze e compagna della Lloyd nella stagione 2015/2016, ha voluto far sentire il proprio sostegno: “Davvero diventare mamma può essere vista come una sciagura? Come una mancanza di rispetto? Leggo commenti imbarazzanti. E la cosa ancora più triste è che non sono solo uomini, ma anche donne. Diventare mamme è un nostro diritto ed è la cosa più bella del mondo”.

Fonte www.repubblica.it

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