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Accessibilità, flessibilità e inclusione: il digitale ridisegna il mondo del lavoro

Il progresso tecnologico ha rivoluzionato molti aspetti della nostra vita e uno dei settori in cui si sta manifestando uno dei maggiori cambiamenti è il mondo del lavoro. L’avvento della digitalizzazione sta aprendo infatti nuove opportunità e sta ridefinendo le dinamiche lavorative tradizionali, favorendo aspetti come accessibilità, flessibilità e inclusione: vediamo più nel dettaglio cosa sta accadendo.

Accessibilità e flessibilità: la rivoluzione digitale sul lavoro

Con l’ampia diffusione di internet e delle tecnologie digitali, le opportunità di lavoro stanno aumentando esponenzialmente. La possibilità di lavorare da remoto, soprattutto con l’accelerazione dello smart working, sta creando ambienti più flessibili e accessibili per molte persone. Questo vantaggio è particolarmente significativo, per esempio, per coloro che hanno disabilità o vincoli personali che rendono difficile o impossibile svolgere un lavoro in loco, ma in linea di massima coinvolge un po’ tutti, offrendo la possibilità di ripensare il concetto stesso di lavoro e ridimensionare l’importanza della presenza fisica in ufficio.

Gli esempi più evidenti in tal senso arrivano soprattutto dalle società operanti in ambito digital e dalle piattaforme online, che stanno giocando un ruolo cruciale in questo cambiamento. Le aziende che si basano su internet, come quelle che offrono servizi di e-commerce, le piattaforme di freelance e gli ambienti di lavoro digitali, stanno infatti aprendo opportunità di impiego impensabili fino a qualche anno fa, abbattendo le barriere geografiche e consentendo a talenti provenienti da tutto il mondo di accedere a lavori che prima erano raggiungibili solo localmente. Un passo in avanti non da poco per garantire anche equità sociale e geografica.

Inclusione nel mondo del lavoro digitale

Oltre agli aspetti della flessibilità e dell’accessibilità lavorativa, la digitalizzazione del lavoro sta contribuendo anche ad aumentare l’inclusione. Le persone con disabilità, che possono trovare difficile lavorare in ambienti fisici tradizionali, stanno infatti trovando nuove opportunità lavorative nel mondo digitale. Tecnologie come lo screen reader, che consente ai non vedenti di accedere a contenuti digitali, o la possibilità di utilizzare la voce per interagire con i dispositivi, stanno aprendo nuove prospettive lavorative di grande interesse, garantendo una piena autonomia operativa anche in casi particolari.

A ciò va aggiunto che le aziende stesse stanno diventando più consapevoli dell’importanza di promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e diversificato, riconoscendo che un team eterogeneo può portare una maggiore creatività e una prospettiva più ampia nelle decisioni aziendali.

Nuovi lavori e figure tradizionali digitalizzate

La digitalizzazione sta cambiando il concetto di lavoro anche da un punto di vista più prettamente pratico, da un lato mettendo a disposizione strumenti per eseguire in maniera più efficiente attività di tipo tradizionale e, dall’altro, creando figure professionali completamente nuove. Nel campo delle nuove tecnologie, per esempio, si sono diffuse negli ultimi anni professioni legate allo sviluppo di applicazioni mobili, sistemi di intelligenza artificiale e software di realtà virtuale, che ovviamente rappresentano un qualcosa di mai visto prima, ma altrettanto interessante è stata la possibilità di ridisegnare nel mondo digitale lavori che esistono da decenni e che presentano una forte connotazione fisica.

Un esempio che può dare la misura del fenomeno è quello che riguarda la figura del croupier. Tradizionalmente associato ai casino fisici, il croupier è infatti responsabile di gestire i tavoli da gioco e le puntate dei giocatori, un lavoro che dunque ha uno stretto legame con l’ambiente in cui viene svolto. In realtà, con la crescente popolarità dei casino online e delle piattaforme di gioco virtuale, il ruolo del croupier è stato ridefinito e adattato al contesto digitale: i croupier online oggi operano da studi virtuali e gestiscono tavoli da gioco in tempo reale attraverso l’uso di webcam e software avanzati, così mentre i giocatori possono partecipare alle sessioni di blackjack o altri giochi da qualsiasi parte del mondo, allo stesso modo coloro che svolgono la funzione di “arbitro” possono assistere alle partite e svolgere i propri compiti in rete.

Si tratta solo di uno dei tanti possibili esempi ma, in maniera simile, il cambiamento sta interessando anche molti altri settori che vedono sempre più spesso l’impiego di professionisti connessi tramite internet al luogo di lavoro digitale, un’opzione che con lo sviluppo delle tecnologie VR e AR sembra destinata a diffondersi sempre di più portando addirittura alla creazione di uffici e altri ambienti nella dimensione virtuale.

 

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