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Agcom: ricavi media e tlc -5,4% nel 2020, soffre l’editoria

Nei primi nove mesi del 2020 la flessione dei ricavi nei mercati di riferimento dell’Agcom è risultata meno accentuata rispetto al quadro macroeconomico del Paese. Mentre il pil è diminuito dell’8,4%, il settore si stima abbia subito una flessione del 5,4%. Nelle tlc, la flessione dei ricavi, che in media è stata pari al 5,3%, è risultata più intensa per la rete mobile (-6,2%) rispetto a quella fissa (-4,5%). Il comparto dei media ha registrato una riduzione dei ricavi pari al 6,9%, in buona parte dovuta alla flessione della pubblicità (-9,2%). Il settore in maggiore sofferenza è quello dell’editoria con i quotidiani a -14,6%.

In particolare, nel settore delle telecomunicazioni, la flessione dei ricavi, che in media è stata pari al 5,3%, è risultata relativamente più intensa per la rete mobile (-6,2%) rispetto a quella fissa (-4,5%). Anche se i mesi estivi con il relativo periodo feriale hanno prodotto una attenuazione nei consumi rispetto ai primi mesi dell’anno, purtuttavia la più intensa fruizione domestica di contenuti video in streaming, il telelavoro e la didattica a distanza hanno prodotto, su base annua, una forte crescita del traffico, aumentato giornalmente del 49,5% nella rete fissa e del 56,1% in quella mobile.

Relativamente ai consumi unitari, si stima che nel 2020 il traffico per linea broadband nella rete fissa abbia raggiunto i 6,15 GB giornalieri, con una crescita del 45,5% rispetto al corrispondente valore del 2019: nella rete mobile il traffico dati giornaliero per sim “human” (ovvero escludendo le M2M) è valutabile in circa 0,26 GB giornalieri, con un incremento su base annua del 62,6%.
   

Fonte Ansa.it

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