(ANSA) – MILANO, 15 NOV – Telegram è la piattaforma di chat
più utilizzata da No Vax e No Green Pass. Le indagini della
polizia, che hanno portato nelle ultime ore a decine di
perquisizioni nei confronti degli attivisti, sono partite
proprio da Telegram e dal canale ‘Basta Dittatura’, dove i vari
gruppi si organizzavano per le loro attività, non solo lecite.
Il successo dell’app, che ad ottobre ha raggiunto quota 1
miliardo di download globali su Android, è nella convinzione che
l’anonimato garantisca incolumità agli utenti, qualsiasi cosa
scrivano. “Una base di verità c’è – ci dice l’esperto di
cybercrime Livio Varriale – ma le forze dell’ordine hanno saputo
organizzarsi nel tempo per stanare fenomeni complessi, dal
traffico di droga alla pedopornografia diffusi in canali e
gruppi. Spesso agiscono come veri e propri hacker, cercando di
recepire informazioni uniche dagli iscritti, che possano
ricondurre alla loro identità, anche entrando negli smartphone
degli utenti dopo averli infettati con file corrotti. SI tratta
di operazioni che richiedono certamente del tempo”. La
differenza nell’utilizzo di Telegram rispetto ai più famosi
WhatsApp e Facebook Messenger non riguarda più solo la
tecnologia alla base del funzionamento. Al lancio da parte del
russo Pavel Durov nel 2013, Telegram poteva vantare di essere la
sola applicazione per smartphone con una crittografia end-to-end
delle chat. Questa permette esclusivamente al mittente e al
destinatario di un messaggio di leggerne il contenuto. Una
soluzione adottata in seguito proprio da WhatsApp e Messenger.
“La differenza è come si gestisce la piattaforma. Telegram ha
sempre evitato di condividere dati di qualsiasi genere con
soggetti terzi, indipendenti o governi. Ma anche il suo modus
operandi è cambiato, a dimostrazione dell’oscuramento a
settembre di vari canali italiani usati da No Vax e No Green
Pass, già noti per fomentare odio e uso della violenza”. (ANSA).
Fonte Ansa.it