(ANSA) – MILANO, 27 AGO – Apple è sulla strada per risolvere
una class action avviata, mesi fa, da alcuni sviluppatori
dell’App Store. Con un comunicato ufficiale, il colosso di
Cupertino ha annunciato di aver raggiunto un accordo, che dovrà
essere ratificato da una corte statunitense, per consentire alle
aziende di applicare prezzi promozionali a giochi e app,
comunicandoli direttamente all’utente finale, senza passare
dall’App Store. Quest’ultimo resterà l’unico luogo da cui
prelevare le applicazioni, ma non il solo per effettuare le
transazioni. Nella pratica, una singola software house potrà
decidere di applicare uno sconto per l’acquisto di un videogame
o di un’applicazione generica tramite una piattaforma di
pagamento alternativa, ospitata ad esempio sul proprio sito web,
che non rimandi per forza di cose all’App Store. In questo modo,
si taglia di netto la commissione che la Mela prevede per gli
introiti dovuti ai download, del 15% o del 30% a seconda della
tipologia. Come anticipato, lo scaricamento e il download
avverranno sempre dall’App Store, che mostrerà l’acquisto già
effettuato. Restano invece ancora legate al negozio digitale le
procedure di acquisto in-app. “Fin dall’inizio, l’App Store è
stato un miracolo economico; il luogo più sicuro e affidabile
per ottenere app – ha affermato Phil Schiller, vicepresidente
per il product marketing di Apple – vorremmo ringraziare gli
sviluppatori che hanno lavorato con noi per raggiungere questi
accordi, a beneficio di tutti i nostri clienti”. Nel 2020 sono
stati spesi più di 72 miliardi di dollari sull’App Store. Di
questi, circa il 30% ha rappresentato un ricavo per Apple.
(ANSA).
Fonte Ansa.it