Affreschi e soffitti restaurati, marmo di Carrara in omaggio alla tradizione italiana, una imponente scalinata e un lucernaio potenziato da luci a led, un cuore verde rappresentato da una corte che era di un monastero e una terrazza con gelsomini e ulivi. A distanza di 15 anni dall’apertura del primo negozio a Roma e a 20 dal primo store nel mondo, in Virginia, inaugurato da Steve Jobs, apre domani in centro a Roma, l’Apple Store di via del Corso dopo un lungo lavoro di recupero e ristrutturazione di Palazzo Marignoli, costruito a fine Ottocento.
“Speriamo di costruire una connessione speciale con la comunità locale e di aprire un nuovo capitolo in Italia. Il nuovo negozio rappresenta una celebrazione dell’unicità della storia artistica e culturale di Roma; speriamo di ispirare la creatività della comunità locale”, spiega dalla California Deirdre O’Brien, Apple’s senior vice-president of Retail + People. Nel grande negozio, in osservanza delle restrizioni della pandemia, verranno rispettate le indicazioni sulla capienza, una distanza di almeno due metri tra clienti e dipendenti ed è consigliato l’appuntamento per accedere onde evitare assembramenti.
Partiranno per il momento online gli appuntamenti di Today at Apple, momenti di formazione su coding, fotografia, arte e design, anche destinati a scuole e insegnanti; saranno in presenza non appena le indicazioni governative lo consentiranno.
E c’è un programma di Apple ad hoc per la Capitale che si chiama ‘Made in Rome’, “pensato per fornire alla prossima generazione di ragazze e ragazzi romani ispirazione, competenze e strumenti per esplorare le loro passioni”.
Costruito originariamente nel 1873 dal famoso architetto Salvatore Bianchi e poi sottoposto a una seconda ristrutturazione dall’architetto Giulio Podesti, Palazzo Marignoli era la residenza del marchese Filippo Marignoli e ha ospitato in seguito il Caffè Aragno, uno dei luoghi di ritrovo più importanti di Roma ai suoi tempi, frequentato da artisti, scrittori e attori. Diverse opere d’arte esposte al Caffè Aragno sono state restaurate e reintegrate nel nuovo design del’Apple Store, compresi diversi pannelli di graffiti creati dal pittore italiano Afro Basaldella nel 1950. E’ stato anche recuperato e integrare l'”Alba” di Fabio Cipolla e il “Crepuscolo” di Ettore Ballerini, due grandi dipinti sul soffitto che risalgono ai primi anni del 1900. Così come è accaduto per precedenti restauri come Apple Champs-Élysées a Parigi, Regent Street a Londra, e Carnegie Library a Washington, D.C., Apple e un team di restauratori locali hanno collaborato per creare in questo store una combinazione bilanciata di elementi architettonici storici e contemporanei
Grandi finestre di vetro si affacciano su Via del Corso, permettendo alla luce naturale di fluire all’interno. Il negozio si sviluppa intorno a un’elegante corte con alberi di canfora, che è il cuore verde del palazzo, reminiscenza dello storico monastero di Santa Maria Maddalena delle Convertite. Al primo piano, quattro porte danno accesso a una terrazza esterna, adornata da piante di gelsomino e ulivi, che si ispira alle terrazze romane e si affaccia sulla corte, fornendo luce naturale e vista sul negozio. Una volta all’interno, i visitatori troveranno uno scalone monumentale risalente al 1888, restaurato nei suoi dettagli originali in marmo di Carrara di provenienza locale. Al piano superiore, il Forum occupa lo spazio che un tempo era la sala da ballo del palazzo del Marchese, e che sarà il luogo destinato ad ospitare le sessioni Today at Apple. Adiacente al Forum c’è uno spazio dedicato al supporto Apple e al Genius Bar, dove un team di restauratori ha lavorato migliaia di ore per ripristinare lo splendido soffitto dipinto a mano con motivi geometrici.
Via del Corso si unisce ai 117 Apple Store presenti in 12 paesi europei. La presenza di Apple in Europa dura da oltre 40 anni e sostiene oltre 1,8 milioni di posti di lavoro, con oltre 100 nuovi posti di lavoro creati per questo nuovo negozio. In tutto, Via del Corso ospita 200 membri del team che parlano complessivamente 20 lingue.
Fonte Ansa.it