Nel bel mezzo della buriana tra Washington e Pechino e mentre una società cinese su cinque ha rinunciato al Ces, da Las Vegas arriva un accordo sull’asse Usa-Cina. Baidu fornirà la tecnologia con cui Walmart consegnerà la spesa su furgoni autonomi. Neppure le tensioni commerciali bastano a frenare l’espansione cinese, soprattutto se non si tratta di accordi diretti. L’anello che congiunge Baidu e Walmart è Udelv: la startup, con sede in California, ha realizzato un sistema di guida autonoma basato sulla piattaforma Apollo, creata dal gigante cinese.
Come funziona
Il servizio sarà attivo entro l’anno. E Walmart è solo il cliente più illustre, ma non l’unico, ad adottare i furgoni di Udelv (che nel 2018 hanno completato 1200 consegne nell’area si San Francisco). “Apollo di Baidu – ha spiegato Daniel Laury, amministratore delegato di Udelv – ci consente di fare un passo avanti verso la realizzazione della nostra missione di reinventare la consegna portando veicoli autonomi nel settore dell’e-commerce”. Attingendo ai “pezzi” di software messi a disposizione da Apollo, ha aggiunto Laury, “abbiamo ridotto il nostro ciclo di sviluppo, accelerato l’innovazione e facilitato la nostra capacità di scalare”.
La Android della guida autonoma
Baidu ha lanciato la piattaforma Apollo nel 2017, puntando a creare una sorta di “Android della guida autonoma”. Cioè un sistema proprietario ma aperto e adattabile ai diversi produttori. Le compagnie non pagano la piattaforma ma i servizi collegati. Ad esempio, Udelv paga per il cloud di Baidu nello sviluppo dei propri veicoli. Anche se non è un accordo diretto con Walmart, è un passo importante perché è la prima volta che Apollo viene adottata negli Stati Uniti, aprendo una breccia proprio nel momento in cui i muri sembrano inspessirsi. Lo scorso ottobre, Baidu ha siglato un accordo con un’altra compagnia americana, Ford. Sempre nel settore della guida autonoma, ma per un progetto non operativo negli Usa perché pensato per la Cina. E in ogni caso non c’è ancora alcun veicolo Ford che utilizzi Apollo. La piattaforma è utilizzata da oltre 130 produttori, tra i quali Daimler, Honda, Volvo e Volkswagen.
Il confronto con Google
Baidu è spesso definito “la Google cinese”, perché è (tra le tante cose) il principale motore di ricerca del Paese. Nelle ricerche, però, non si è mai contrapposto al suo omologo occidentale, che da anni non ha accesso alla Cina. Lo sbarco di Apollo negli Usa apre invece una prima convivenza nel mercato della guida autonoma. A dicembre Waymo (società che, come Google, è sotto l’ombrello della holding Alphabet) ha lanciato il primo servizio commerciale di taxi autonomi, a Phoenix. Mentre Baidu si sta preparando a fare lo stesso a Chengdu.
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a [email protected].
Se invece volete rivelare informazioni su questa o altre storie, potete scriverci su Italialeaks, piattaforma progettata per contattare la nostra redazione in modo completamente anonimo.