(ANSA) – ROMA, 21 AGO – Le app per il contact tracing da sole
non bastano a contenere la diffusione del virus Covid-19, ma
devono essere affiancate sia dal tracciamento ‘umano’ che dalle
misure di distanziamento. Lo afferma uno studio che ha
revisionato le ricerche sul tema pubblicato dalla rivista Lancet
Digital Health. I ricercatori dell’University College di Londra hanno
revisionato oltre 4mila articoli sugli effetti del tracciamento
digitale, arrivando alla conclusione che non ci sono prove
sufficienti che giustifichino l’utilizzo delle app senza misure
aggiuntive di salute pubblica, come l’utilizzo del contact
tracing attraverso le persone, l’adozione del distanziamento e
le chiusure quando necessario dei luoghi di aggregazione. Questo
è vero, aggiungono, anche con la previsione ottimistica che una
app venga utilizzata dal 75-80% degli utilizzatori di smartphone
e che le misure di quarantena siano seguite dal 90-100% delle
persone. “Gli studi ci forniscono una fotografia attendibile –
spiega Isobel Braithwaite, uno degli autori – che dice che anche
se il contact tracing automatico può essere di supporto a quello
manuale, i sistemi dovrebbero avere un’altissima diffusione per
avere un impatto significativo”. Secondo gli autori serve
anche una revisione dal punto di vista etico dell’utilizzo.
“Affidarsi troppo alle app può aumentare il rischio di contagio
per i gruppi più vulnerabili e esclusi dal digitale, come gli
anziani o le persone senza fissa dimora”. (ANSA).
Fonte Ansa.it