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Covid: boom di attacchi informatici gravi legati a pandemia

(ANSA) – ROMA, 10 NOV – I cybercriminali in tutto il mondo
stanno sfruttando la pandemia per sferrare i propri attacchi.
    Hanno preso di mira ospedali, truffato i cittadini, bucato i
sistemi di aziende e pubbliche amministrazioni. A fare il punto
è l’ultimo rapporto del Clusit, l’Associazione Italiana per la
sicurezza informatica, da cui emerge che degli 850 attacchi
informatici gravi su scala globale analizzati nel corso del
primo semestre 2020, 119 sono direttamente riferibili al tema
Covid-19.
    Stando al rapporto, presentato oggi nel corso del Security
Summit Streaming Edition, la maggioranza degli attacchi (61%)
legati al coronavirus riguarda campagne di phishing, cioè truffe
informatiche via email, in associazione a malware (21%), ossia
software dannosi. Il 64% delle vittime rientra nella categoria “target multipli”, si tratta cioè di attacchi strutturati per
danneggiare rapidamente e in parallelo il maggior numero
possibile di persone ed organizzazioni. Cӏ poi un 11% legato
al mondo sanitario e un 12% che riguarda bersagli governativi,
con attacchi gravi che hanno visto i cybercriminali
approfittarsi delle prime fasi concitate di approvvigionamento
di presidi di sicurezza, ad esempio le mascherine, creando danni
considerevoli.
    Oltre ai danni direttamente conseguenti agli attacchi
compiuti, il report evidenzia che il tema Covid-19 ha alimentato
anche la diffusione di fake-news, fomentando la confusione sulla
pandemia che si è venuta a creare a livello globale soprattutto
nei primi mesi.
    “Nella tragedia di questi mesi sta avvenendo una rivoluzione:
il digitale sta trasformando l’organizzazione delle imprese e la
vita dei cittadini, e stiamo comprendendo che la sicurezza del
digitale è essenziale”, afferma il presidente del Clusit
Gabriele Faggioli, che sottolinea la necessità di “investire in
ricerca e innovazione, costituire un ecosistema delle imprese e
della pubblica amministrazione in cui gli investimenti risultino
adeguati alla minaccia, e rendere più consapevoli i cittadini”.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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