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E anche le automobili volanti non sono più fantascienza

automobile volante

La prima automobile volante potrebbe già aver compiuto con successo il suo viaggio inaugurale. Il prototipo ideato dalla Boeing Co. ha la seria possibilità di diventare il principale mezzo di trasporto urbano. Certo, non prima di almeno una ventina d’anni (e anche questa previsione proposta da Bloomberg ci pare quantomeno azzardata), ma oggi si ha l’impressione che il futuro abbia bussato alla porta e che le stressanti attese nel traffico cittadino saranno “presto” soltanto un ricordo.

La Boeing ha dato l’annuncio, proponendo anche il video di un assaggio del volo di prova sui cieli di Manassas, in Virginia, su Twitter. Si tratta di un velivolo chiamato Hyperdrive, alimentato elettricamente e con una autonomia di circa 80 km. In realtà la spinta al progetto è stata data dall’acquisizione, da parte della Boeing di un’altra compagnia, la Aurora Flight Sciences, che insieme alla Uber Technologies Inc. studia da tempo un servizio di taxi volante e che, secondo le dichiarazioni del CEO di Boeing, con il loro supporto potrebbe diventare realtà già il prossimo anno.

Le altre aziende in campo

Ma non sarebbero i primi, la corsa al traffico del cielo sarebbe già partita da diversi anni e in pista ci sarebbero molte più aziende di quanto pensiamo: la A3, per esempio, avamposto tecnologico della Silicon Valley di Airbus, che ha completato il suo primo volo di prova lo scorso anno o Intel Corp. e EHang Inc. che anche loro hanno già fatto alzare in volo i loro prototipi. E la corsa sarebbe motivata da incassi da capogiro che farebbero gola a tutte le major del settore.

Infatti, come scrive sempre Bloomberg, “gli analisti di Morgan Stanley, nelle loro stime più “rialziste”, prevedono che tale tecnologia potrebbe portare a 2.900 miliardi di dollari nel 2040, mentre la loro visione più pessimistica fissa il valore a circa 615 miliardi di dollari”. Le prime grandi città a guardare al bollettino del traffico col naso in su saranno Dallas e Los Angeles intorno, dicono, al 2023. Data a questo punto da segnare sul calendario come l’inizio di un futuro che fino ad oggi avevamo visto solo al cinema. 

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