L’autorità irlandese che vigila sul rispetto della privacy (Data Protection Commission, Dpc) ha avviato un’indagine ufficiale sul leak di dati relativi a 533 milioni di utenti Facebook emerso all’inizio di aprile per verificare eventuali violazioni del Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) europeo. Lo riporta il Financial Times nella sua edizione online.
L’autorità irlandese, che sovrintende all’applicazione del Gdpr, ritiene che “una o più disposizioni potrebbero essere state state violate in relazione ai dati personali degli utenti di Facebook”. Ora l’accertamento riguarderà il “modo in cui Facebook ha elaborato i dati attraverso i suoi strumenti di sincronizzazione dei contatti Messenger e Instagram, nonché il suo strumento di ricerca dei contatti”. Dal canto suo, il gigante dei social ha assicurato di stare “cooperando pienamente” con l’Irlanda. L’indagine, scrive il Ft, è “l’ultima di una serie di sfide normative che il gruppo di social media deve affrontare” in fatto di privacy. In Irlanda, sede europea di Facebook, i casi aperti sono 15, il numero più alto per una singola azienda.
Fonte Ansa.it