Dopo il pugno di ferro il governo americano ha allentato la presa su Huawei. L’azienda cinese ha ottenuto una «licenza temporanea di 90 giorni che ripristina parzialmente i requisiti e le politiche di licenza in base ai Regolamenti di amministrazione delle esportazioni». Lo si legge in un documento del Dipartimento del commercio Usa.
COME FUNZIONA LA LICENZA
In base alla licenza, la cui durata potrebbe essere estesa, Huawei potrà acquistare prodotti e servizi americani per mantenere operativi gli smartphone già in commercio, e le reti e le apparecchiature esistenti, inclusi gli aggiornamenti software e le ‘patch’ di sicurezza. La licenza non riguarda invece l’acquisto di componenti statunitensi destinati alla creazione di nuovi prodotti. La licenza temporanea si applica ai contratti stipulati con imprese Usa, prima del 16 maggio, da Huawei e dalle sue 68 affiliate che, proprio il 16 maggio scorso, sono finite nella lista nera del commercio Usa.
IL BLOCCO DEI SERVIZI GOOGLE
Il 20 maggio era stato il giorno più difficile per la società di Shenzhen. Google aveva annunciato di sospeso la fornitura della licenza di Android al colosso cinese, una decisione in linea con le direttive dell’amministrazione Trump. A stretto giro altre società si erano accodate alla decisione di Mountain View con le sospensioni di Intel, Qualcomm e Broadcom. La decisione di Big G, aveva fatto notare più di qualche analista di Wall Street, rappresenterebbe il vero “kill switch” per l’azienda cinese: ovvero l’interruttore che spegne le ambizioni globali del gruppo, mandando in fumo le aspirazioni di superare entro il 2020 Samsung come primo produttore mondiale di smartphone.
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