L’aumento in tutto il mondo delle temperature e degli apparecchi che ci salvano dalla calura estiva accresce la quantità di inquinanti rilasciati nell’aria. Bisogna farne un uso consapevole e, soprattutto, farli funzionare con energie rinnovabili
Da huffingtonpost.it
Il riscaldamento globale prosegue, le temperature aumentano, ma molte persone rimangono serene, sapendo di poter contare sempre – soprattutto nel caso in cui la calura fosse eccessiva – sul condizionatore. Una ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista PLOS One, rivela invece che entro il 2050 potrebbero essere proprio i condizionatori, tanto amati, a causare centinaia di morti.
Ma come è possibile? Evidentemente, la tecnologia non è sempre nostra alleata. Gli studiosi americani della University of Wisconsin-Madison hanno infatti analizzato l’impatto dell’aria condizionata sull’inquinamento atmosferico. Se è vero che tanti più climatizzatori si accenderanno nel mondo con l’aumentare delle temperature, è vero anche che nell’atmosfera verranno rilasciati maggiori agenti inquinanti, i quali potranno causare morti di esseri umani.
Gli scienziati hanno quantificato il probabile numero di decessi: potrebbero essere in media 654 in più ogni anno soltanto negli Stati Uniti. Per fare le previsioni, hanno utilizzato dei modelli: ponendo, ad esempio, un aumento di temperatura di 3,5 gradi nei prossimi trent’anni, hanno calcolato, di pari passo, la quantità di energia richiesta dai condizionatori, in termini di gas, carbone, petrolio. In tutti i casi, hanno visto un aumento dell’inquinamento atmosferico: in particolare, la probabile diffusione di polveri e di un particolare tipo di fuliggine nell’aria.
“L’aria condizionata ci salva dalle ondate di caldo, ma se l’energia che serve per far funzionare i condizionatori richiede centrali a carbone, ecco che abbiamo un problema”, ha spiegato un membro del team di ricercatori, Jonathan Patz della University of Wisconsin-Madison. L’impatto sulla salute umana, insomma, sarebbe devastante, portando molti individui ad andare incontro a morti premature, a causa dell’aggravamento dei problemi respiratori del deterioramento del sistema cardiovascolare.
Lo scopo della ricerca, di certo, non è quello di convincere le persone a spegnere l’aria condizionata, ma ad usarla con consapevolezza. Dal momento che intere popolazioni, soprattutto nelle zone più calde del pianeta, ne traggono grande giovamento, non è plausibile pensare di non usarla. L’unica soluzione per evitare un peggioramento del problema dell’inquinamento è ricorrere a fonti di energia rinnovabili: inventare, in poche parole, condizionatori “green”, che possano entrare nelle nostre case senza “sporcare” l’aria all’esterno.
Sotto: ventilconvettore