Saper innovare rappresenta oggi un fattore determinante per le aziende per rimanere competitive in uno scenario in continua evoluzione come quello attuale e per riuscire a distinguersi dai competitor. Tuttavia, secondo il Global Innovation Index, l’Italia si posiziona solo al 28° posto nella classifica dei Paesi più innovativi: a penalizzare il Belpaese la mancanza di infrastrutture adeguate, di politiche a sostegno degli investimenti d’impresa, nella market capitalization e nel numero e valore di investimenti di venture capital. A confermarlo è anche l‘indice dell’economia e della società digitale (DESI), che dal 2014 monitora i progressi digitali degli Stati membri dell’UE. Dal rapporto emerge, infatti, che l’Italia si trova al 26° posto, dietro ai Paesi nordici come: Finlandia, Danimarca e Olanda, i quali si sono dimostrati tra i più virtuosi.
“Per aumentare il livello di innovazione e digitalizzazione del nostro Paese serve uno sforzo di tutto l’ecosistema. Occorre non solo lavorare sul sistema legislativo e infrastrutturale, ma soprattutto sulla formazione e sull’aggiornamento delle competenze e delle conoscenze, con l’obiettivo di avere sempre coscienza delle tecnologie, dei trend e delle opportunità derivanti dall’utilizzo avanzato degli strumenti digitali.” Queste le parole di Maria Laura Albini, Partner di ARAD Digital, boutique di consulenza indipendente, specializzata nel supportare startup e grandi aziende in momenti di trasformazione, attraverso la definizione della strategia più adeguata al proprio scenario operativo. L’imprenditrice è anche Direttrice Scientifica di BEAT Academy, il corso di formazione, organizzato da H-Farm College, per figure trasversali con competenze tecniche, capacità strategiche e organizzative, sempre più indispensabili nel settore tech e in ambito Web3, perché in grado di identificare e contribuire all’integrazione di differenti settori aziendali, software utili, processi.
Quali sono quindi gli step che un’azienda dovrebbe compiere per innovare il proprio modello di business in ottica digitale e omnicanale? Maria Laura Albini li ha riassunti in 3 mosse: analisi dello scenario di riferimento, progettazione di idee risolutive, implementazione e sperimentazione.
1- Analisi dello scenario di riferimento: è essenziale comprendere il contesto nel quale si vuole innovare. Ogni industry e ogni singola area all’interno di essa ha le sue logiche, che vanno approfondite per mappare le sfide, le esigenze e le opportunità del settore o del problema che si sta affrontando.
2- Progettazione di idee risolutive: l’approccio startup può essere utile anche in contesti corporate quando si parla di innovazione. In questo tipo di processi, coinvolgere team diversificati, utilizzando tecniche di brainstorming per creare una serie di soluzioni innovative, consente di ottenere contaminazioni e punti di vista differenziati.
3- Implementazione e sperimentazione: realizzare prototipi o in generale test per verificare il mercato potenziale o l’interesse per una specifica tematica di innovazione serve per comprendere se e quale sia la strada giusta da seguire ed eventualmente aggiustare il tiro.
L’innovazione è un processo iterativo, che prevede raffinamenti successivi per ottenere il risultato desiderato, apprendendo dagli errori per migliorare in maniera continuativa.
Con l’idea di consolidare il proprio ruolo attivo nel supportare le aziende nei processi di trasformazione, ARAD Digital ha stretto, a fine settembre 2023, un’importante partnership con Gellify, per offrire un’esperienza di innovazione completa e integrata per le organizzazioni pubbliche e private, supportandole in ogni fase del loro percorso di transizione digitale, dalla strategia all’esecuzione. In particolare, il gruppo Gellify ambisce a diventare il principale polo di riferimento in Europa per l’innovazione e prevede di chiudere il bilancio 2023 con un fatturato pro-forma di 37 milioni di euro, con una crescita del 60% lo scorso anno e un Ebitda raddoppiato.
“Ogni importante decisione di business dovrebbe essere presa avendo sempre come punto di partenza il cliente, con i suoi bisogni, le aspettative e i desideri ed è proprio da questa consapevolezza che è nata la collaborazione strategica tra ARAD e GELLIFY. L’obiettivo è quello di offrire un servizio ancora più personalizzato e completo, grazie ad esperti di settore e tecnologie all’avanguardia. La partnership permetterà, infatti, a entrambe le nostre realtà di valorizzare i propri ecosistemi, generando un impatto effettivo e positivo sull’operatività giornaliera delle rispettive aziende clienti, offrendo loro servizi di digital transformation per accelerare il processo di innovazione.” – conclude Maria Laura Albini, Partner di ARAD Digital.