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Innovazione e intelligenza artificiale potrebbero portare 228 miliardi all’economia italiana entro il 2030

Nell’era dell’hospitality 4.0, il mondo dell’hotellerie e delle tecnologie devono sempre di più
collaborare. Per stare al passo, hotel, case vacanze e b&b non possono più sottrarsi
nell’abbracciare l’avanzata delle nuove tecnologie.
Le grandi catene, pioniere dell’ospitalità, sono state le prime ad accorgersi e intercettare i
trend tecnologici in atto, facendo da apripista. Ci sono infatti tecnologie, come l’intelligenza
artificiale e il machine learning, che vengono già utilizzate e applicate nella quotidianità
per migliorare le performance delle singole strutture.
Una ricerca di McKinsey & Company e del suo istituto di ricerca economica, il McKinsey
Global Institute (MGI) ha stimato un incremento del PIL pari al 13% nel prossimo
decennio, equivalente a 228 miliardi di euro: questo il contributo che l’innovazione, ed in
particolare l’intelligenza artificiale, potrebbero portare all’economia italiana entro il 2030.
Consci dell’evidente mancanza di innovazione all’interno del settore alberghiero, Tommaso
Centonze, Luca Rodella ed Eugenio Bancaro, fondatori di Smartpricing, hanno creato un
software per strutture ricettive in grado di calcolare i prezzi di vendita delle camere più
profittevoli, utilizzando l’intelligenza artificiale proprietaria. Solo nel 2022 sono quintuplicati
ricavi e clienti rispetto all’anno precedente, il software ha gestito la quota record di 1,5
miliardi di prenotazioni e 1 miliardo di fatturato.
“Gli algoritmi di intelligenza artificiale stanno diventando sempre più accurati e avranno un
ruolo ancor più preponderante nei prossimi anni” – afferma Luca Rodella, CEO di
Smartpricing. “È verosimile pensare che tutte le attività di revenue operative diventeranno
automatizzate mentre la persona rimarrà fondamentale nel mantenere il controllo e la
gestione dei software. Nel caso di Smartpricing, ad esempio, il sistema “apprende” nuove
informazioni anche in base alle azioni che l’albergatore stesso compie sulla piattaforma.”
Le sfide future da affrontare nel settore turistico
Dopo la fase di incertezza politica, il conflitto in Ucraina e ora con prezzi alle stelle e budget
familiari assottigliati, le vacanze non sono più considerate un lusso ma un’esigenza
dagli italiani. Il 2022, sebbene con queste premesse, sì è comunque rivelato una buona
annata per la ripresa turistica ma, di fatto, il 2023 si presenta ai blocchi di partenza come
un anno ricco di sfide.
Cambiano le preferenze e le dinamiche del mercato, e con esse inevitabilmente gli
albergatori. Quella che un tempo era incertezza piena di speranza si sta trasformando in un
coraggioso spirito di adattamento, per tenere il passo con una realtà in continuo mutamento.

Per gli albergatori, adottare nuovi strumenti tecnologici è ora divenuto essenziale per
gestire l’attività e farla prosperare. È fondamentale trasmettere che investire nella
tecnologia permette di abbattere i costi ed aumentare la liquidità nel breve periodo,
applicando alle attività di gestione piccole accortezze e strategie per aumentare non solo
performance, ma anche fatturato.
Non bisogna quindi farsi trovare impreparati, allargando i propri orizzonti, guardando con
fiducia verso una nuova e diversa prospettiva di futuro. L’obiettivo di Smartpricing è
salvaguardare il valore della stessa struttura, portando a sviluppare determinate
competenze imprenditoriali digitali nella generazione dei nuovi albergatori che verrà.
Gestite 1,5 miliardi di prenotazioni alberghiere in un solo anno
Si apre in bellezza il 2023 per la startup italiana, negli ultimi dodici mesi ha consolidato la
sua presenza nella nostra penisola ed ha iniziato ad espandersi negli altri mercati
europei, in particolare in quello denominato DACH, di Germania, Austria e Svizzera
tedesca.
L’utilizzo del loro software di intelligenza artificiale ha gestito i prezzi delle camere di oltre
millecinquecento clienti tra hotel, case vacanza, residence ed altre strutture tra Italia e
all’estero. I dati della piattaforma riportano che soltanto nell’ultimo anno, grazie al software
siano state fatte circa 1,5 miliardi di prenotazioni.
La crescita è andata di pari passo con quella del team interno, passato da poche decine
a fine 2021 ai 97 dipendenti attuali. Per il 2023 sono oltre 20 le candidature aperte e per
le quali ci si può proporre. La ricerca dei talenti si concentra su posizioni che spaziano dal
business development al customer service e sales, passando per ruoli di hr
management, information technology, non dimenticando gli ambiti creativi legati a
copywriting e social media.

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