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Intelligenza artificiale in azienda, solo il 10% ha benefici

(ANSA) – ROMA, 05 NOV – Negli ultimi anni è cambiata la
percezione del valore dell’Intelligenza Artificiale (AI) nel
lavoro, le aziende che lo hanno capito hanno sei volte più
possibilità di avere successo con l’uso di questa tecnologia. Ma
nonostante questo, solo un’azienda su dieci genera significativi
vantaggi finanziari con l’AI. E’ quanto emerge dallo studio
pubblicato dal MIT Sloan Management Review (la rivista della
business school del Massachusetts Institute of Technology, a
Cambridge), Boston Consulting Group (Bcg) Gamma e Bcg Henderson
Institute, Il report, dal titolo ‘Expanding AI’s Impact With
Organizational Learning’, si basa su un’indagine condotta su
oltre 3.000 manager di 112 Paesi e prende in considerazione un
esame di quasi quattro anni sull’adozione dell’AI a livello
intersettoriale. Rispetto ai dati raccolti nel 2017, oggi il 70%
dei dirigenti di tutto il mondo ha capito che questo strumento
può generare valore commerciale (erano 57% nel 2017), il 59%
degli stessi ora ha una strategia di applicazione del nuovo
strumento (rispetto al 39% del 2017) e il 57% afferma che
l’implementazione dell’AI è già in atto nelle proprie aziende
(46% nel 2017). Ma nonostante questo, solo un’azienda su dieci
genera significativi vantaggi finanziari con l’AI.
    Secondo lo studio, investimenti mirati possono essere la
soluzione per generare valore. Ad esempio, la costruzione di
capacità fondamentali, come infrastrutture per l’impiego
dell’AI, talenti e strategia, aumenterebbe del 19% la
probabilità di avere successo. “La nostra esperienza italiana ci
suggerisce che le organizzazioni che creano davvero valore
attraverso l’AI non solo hanno cambiato i propri processi per
utilizzare questi strumenti, ma hanno anche imparato nel tempo
attraverso l’AI come migliorare ulteriormente i propri processi
– afferma Roberto Ventura, Partner di Bcg – La chiave non è
insegnare alle macchine, nemmeno imparare dalle macchine. La
chiave è imparare con le macchine, in modo sistematico e
continuo”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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