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Internet, Pec europea: l’Italia fa da apripista

Sono quasi 15 milioni le caselle di Posta elettronica certificate attive a giugno 2022

Con il passare del tempo, la Posta elettronica certificata è diventata
rapidamente una delle tecnologie digitali di riferimento, migliorando e ottimizzando le interazioni
digitali di milioni di italiani. Secondo gli ultimi dati rilasciati da LetteraSenzaBusta.com ,
recentemente alla ribalta per il servizio PEC gratuito, sono quasi 15 milioni le Pec attive a giugno
2022.
Oltre a incoraggiare la tendenza alla comunicazione d’ufficio in assenza di carta, si tratta oramai di
uno strumento essenziale capace di rispondere al balzo tecnologico della digitalizzazione, nonché
perfettamente in linea con gli obiettivi del PNRR. La conferma che l’Europa sia pronta per
un’adozione comune anche oltre Paese è stato dichiarato da Agid, lo scorso 14 giugno, all’interno
di un documento – il Rem services – che ha trattato con chiarezza le policy d’adozione del
protocollo ETSI, argomentandone nel dettaglio le regole tecniche. Nel documento vengono
ufficializzati i passaggi necessari in favore di un’adozione comune nel pieno rispetto del nuovo
piano di eDelivery.
“A differenza di quanto successo in passato, il netto passo in avanti verso l’interscambio certificato
è ora stato possibile grazie all’adozione di uno standard finalmente condiviso a livello europeo,
perfettamente capace di rispondere a quelle che sono le esigenze di un futuro nel quale rapidità e
sicurezza possano fondersi al fine di permettere ad aziende e privati un dialogo valida in caso di
necessita e totalmente paper-less”, afferma l’amministratore delegato di LetteraSenzaBusta.com,
Mirko Pinato.
Non a caso l’Italia ha saputo fare da motore trainante realizzando un modello che oltre a inspirare
questa incredibile svolta, ha saputo renderlo apprezzato in tutta Europa proprio grazie ai player
che ne hanno consentito un utilizzo diffuso e semplificato confermando la leadership del paese nei
processi di trasformazione digitale.

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