(ANSA) – ROMA, 26 LUG – “Un’arma carica nelle mani di un bambino di 4 anni”: così l’inventore del retweet su Twitter, Chris Wetherell, giudica a distanza di anni la funzione poi copiata da Facebook. Lo sviluppatore, entrato in Twitter nel 2009 e ora a capo di una startup, allunga così la schiera degli obiettori di coscienza tecnologici che, dopo aver lavorato nella Silicon Valley, si sono pentiti.
“Ero molto entusiasta dell’opportunità che Twitter rappresentava”, ha detto Wetherell al sito BuzzFeed, sottintendendo però che solo poche volte ci si è posti la domanda su cosa veniva condiviso e sul fatto che potesse avere un effetto moltiplicatore.
“Ha fatto molto più di quello per cui è stato progettato. Aveva un moltiplicatore di forza che altre funzioni non avevano”, ha aggiunto. Qualche tempo fa da Evan Williams, uno dei fondatori di Twitter, è arrivato un vero e proprio ‘mea culpa’.