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Meno incidenti stradali con il 5G

di Antonino Caffo (ANSA) – ROMA, 15 FEB – Per ridurre il numero di incidenti
stradali, le case automobilistiche hanno sviluppato, negli anni,
sistemi sempre più avanzati di assistenza alla guida (ADAS).
    Questi permettono oggi di mantenere la corsia in maniera
semi-automatica, decelerare in prossimità di code e traffico,
frenare in manovra o in presenza di pedoni e ciclisti. In
generale, molti dei veicoli moderni partono da un livello di
guida 2, ossia quello che fornisce strumenti basilari di
assistenza alla guida, già di per sé utili ad evitare
problematiche più o meno serie. Con il 5G, si aprirà una nuova
era per la sicurezza al volante, vista la possibilità di
ricevere e inviare una più ampia categoria di dati, in tempo
reale, rispondendo così al cambiamento delle condizioni in
strada. Pur rimanendo all’interno di una fascia di guida di
livello inferiore, il 5G promette benefici essenziali per
ridurre drasticamente il numero di incidenti. Oltre a ricevere i
dati della mappa, i conducenti saranno in grado di inviare set
completi di informazioni dai sensori presenti. Pertanto, anche
in caso di incidente, questi dati verranno utilizzati per
aiutare i soccorritori a ottenere un’immagine visiva di ciò che
sta accadendo, organizzando gli interventi in base alle
priorità. Basandosi sugli ADAS, il cui uso è dimostrato
minimizzare l’errore umano, le auto connesse al 5G non potranno
che migliorare nelle loro attività di prevenzione. In modo
particolare, con la maturazione delle reti 5G, una tecnologia
come il C-V2X, ‘vehicle-to-everything’, mira a creare uno
scenario in cui i veicoli possono comunicare con l’ambiente
circostante, incluse altre automobili, infrastrutture e sistemi
di controllo, nonché persone a piedi e su mezzi leggeri,
biciclette e monopattini. Non è difficile immaginare un contesto
in cui lo smartphone di ognuno, dotato di antenna 5G, si
inserisce in un ecosistema sempre accesso e sempre connesso, che
non fa altro che armonizzare lo scorrimento urbano inviando
segnali e avvisi nell’immediato. La decisione ultima, tranne che
per veicoli di livello superiore, sarà sempre nelle mani del
guidatore ma con una serie di informazioni più ricca ed
efficace. Di recente, la FCC degli Stati Uniti si è espressa
sull’utilizzo dello spettro C-V2X, consentendo uno scambio di
informazioni tra i veicoli connessi, pedoni e infrastruttura,
anche quando i vari partecipanti non sono in un raggio di azione
determinato. Già diverse aziende produttrici di software per le
automobili hanno annunciato la piena compatibilità con il
network 5G, sia come flusso di dati in uscita dal mezzo che in
ingresso, in modo particolare tramite le antenne open e
multi-vettore, non legate cioè a standard di comunicazione
proprietari ma aggiornabili nel tempo. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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