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Microsoft studia software per parlare con chi non c’è più

(ANSA) – ROMA, 07 GEN – Microsoft vuole creare un software
che riesca a simulare la personalità di un vero essere umano e
consentire, per esempio, di parlare con qualcuno che non c’è
più. Secondo il sito Ubergizmo, l’azienda di Redmond ha
depositato un brevetto negli Stati Uniti per consentire ad un
programma, un chatbot, di parlare come una persona vivente,
copiando stili e schemi di comunicazione. I chatbot sono
software già utilizzati dalle aziende come risposta automatica e
assistenza ai clienti.
    Il programma, che richiama scenari simili alla serie tv
distopica Black Mirror, attingerebbe alle informazioni private,
ai dati sociali, al materiale relativo ad una data persona
accessibile tramite Pc, smartphone e social network. Il
brevetto, se mai dunque venisse applicato, implicherebbe anche
problemi di protezione di dati personali.
    E’ un’idea in qualche modo già messa in campo da Microsoft
circa cinque anni fa quando ha lanciato Tay, un chatbot per
Twitter che doveva simulare una teenager. Un esperimento di
Intelligenza artificiale che aveva come obiettivo quello di
avviare e sostenere conversazioni con i millennial. Ma
l’esperimento è durato solo poche ore, un lasso di tempo in cui
Tay ha imparato il razzismo, a inneggiare a Hitler e a fare
avance agli interlocutori. A quel punto è stata spenta. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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